Traduzione in Inglese di Slackware 4 dummies
Moderatore: Staff
Regole del forum
1) Citare sempre la versione di Slackware usata, la versione del Kernel e magari anche la versione della libreria coinvolta. Questi dati aiutano le persone che possono rispondere.
2) Per evitare confusione prego inserire in questo forum solo topic che riguardano appunto Slackware, se l'argomento è generale usate il forum Gnu/Linux in genere.
3) Leggere attentamente le risposte ricevute.
4) Scrivere i messaggi con il colore di default, evitare altri colori.
5) Scrivere in Italiano o in Inglese, se possibile grammaticalmente corretto, evitate stili di scrittura poco chiari, quindi nessuna abbreviazione tipo telegramma o scrittura stile SMS o CHAT.
6) Appena registrati è consigliato presentarsi nel forum dedicato.
La non osservanza delle regole porta a provvedimenti di vari tipo da parte dello staff, in particolare la non osservanza della regola 5 porta alla cancellazione del post e alla segnalazione dell'utente. In caso di recidività l'utente rischia il ban temporaneo.
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5) Scrivere in Italiano o in Inglese, se possibile grammaticalmente corretto, evitate stili di scrittura poco chiari, quindi nessuna abbreviazione tipo telegramma o scrittura stile SMS o CHAT.
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Per il formato, direi di interpellare Loris.
Si potrebbe fare un pdf finale, oppure
in un formato tale da rendere la guida
disponibile come pagina web. Se è Latex,
posso occuparmi io della formattazione,
ma allora meglio se mi mandate i file
in formato txt, sebbene anche da .odt
non c'è alcuna difficoltà.
M.
Si potrebbe fare un pdf finale, oppure
in un formato tale da rendere la guida
disponibile come pagina web. Se è Latex,
posso occuparmi io della formattazione,
ma allora meglio se mi mandate i file
in formato txt, sebbene anche da .odt
non c'è alcuna difficoltà.
M.
Posso accodarmi anch'io se non non ci corre dietro nessuno. Devo riprendermi un po' con l'inglese dopo quasi un mese di portoghese .
Pongo una domanda, magari stupida, ma che mi è sorta leggendo il Cap. 2.
Ci sono delle immagini, come segnaliamo nell'eventuale file tradotto dove sono le immagini visto che non sono numerate.
Va bene una cosa tipo Foto.x-Pagina.y, dove x è il numero della foto nella singola pagina (es. Foto.x-Pagina.15).
Pongo una domanda, magari stupida, ma che mi è sorta leggendo il Cap. 2.
Ci sono delle immagini, come segnaliamo nell'eventuale file tradotto dove sono le immagini visto che non sono numerate.
Va bene una cosa tipo Foto.x-Pagina.y, dove x è il numero della foto nella singola pagina (es. Foto.x-Pagina.15).
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Ah già, tranquilliziamo tutti se si facesse informato LaTeX,
a proposito dell'inserimento delle immagini, cosa di cui
mi posso occupare io visto che le ho già.
Nel sorgente si mette questo codice:
\begin{center}
\includegraphics[width=10cm]{snapshot/00}
\end{center}
e poi al posto di 00 metto io i numeri giusti
M.
a proposito dell'inserimento delle immagini, cosa di cui
mi posso occupare io visto che le ho già.
Nel sorgente si mette questo codice:
\begin{center}
\includegraphics[width=10cm]{snapshot/00}
\end{center}
e poi al posto di 00 metto io i numeri giusti
M.
- Harp
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Intanto traduciamo e lasciamo in pace il più possibile Samiel che ha già fatto abbastanza.gnubit ha scritto:Se si facesse in formato LaTex non sarebbe più comodo avere il sorgente (Si chiama così?) magari suddiviso per capitoli?
Così ogniuno se lo scarica, sostituisce i testi e la formattazione dovrebbe essere quasi a posto.
Se poi sarà il caso...
Anche se, se continuiamo così, la vedo dura tradurre tutto.
- aschenaz
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Potrebbero essere sufficienti i comandi di intestazione (class, package, etc...).gnubit ha scritto:Se si facesse in formato LaTex non sarebbe più comodo avere il sorgente (Si chiama così?) magari suddiviso per capitoli?
Così ogniuno se lo scarica, sostituisce i testi e la formattazione dovrebbe essere quasi a posto.
Ciao,
nino
-
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Gli stili di s4d3 non sono nei vari capitoli,
ma in un file separato, package.sty
che richiamo in s4d.tex, dove si determina
la compilazione con \include.
Di conseguenza, i singoli file dei capitoli
sono privi di intestazione. Ma, come già detto,
posso tranquillamente occuparmi io
di sistemare la formattazione LaTeX,
che in questo periodo sto cercando si approfondire.
Mi bastarebbero dei file di solo testo
e poi mi arrangio io a sistemare il codice.
Al massimo, mettete i corsivi e usate
dove opportuno il sans serif. Posso fornirvi
una serie specifiche esatte (ora sono fuori casa)
M.
ma in un file separato, package.sty
che richiamo in s4d.tex, dove si determina
la compilazione con \include.
Di conseguenza, i singoli file dei capitoli
sono privi di intestazione. Ma, come già detto,
posso tranquillamente occuparmi io
di sistemare la formattazione LaTeX,
che in questo periodo sto cercando si approfondire.
Mi bastarebbero dei file di solo testo
e poi mi arrangio io a sistemare il codice.
Al massimo, mettete i corsivi e usate
dove opportuno il sans serif. Posso fornirvi
una serie specifiche esatte (ora sono fuori casa)
M.
- pepe.carvalho
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- Iscritto il: sab 5 nov 2005, 9:46
Io posso prendermi carico del capitolo 17.
Non e' tanto lungo e inizio con una cosa che so di potere portare a termine in tempi ragionevoli.
Dico la mia dal punto di vista organizzativo: se vogliamo metterci all'opera, diamoci almeno una deadline orientativa, per la quale ognuno cerca di consegnare quello che si è preso in carico.
Ad es., che ne dite se proviamo a consegnare i capitoli (noi che si partecipa) entro circa un mese?
Altra cosa: cerchiamo di minimizzare le conversioni tra formati, che fanno perdere tempo.
Se tutti quanti ce la caviamo col LateX, la cosa migliore da fare sarebbe accedere al sorgente LateX in italiano, generando un documento LateX in inglese. Questo ci garantisce che la struttura del documento (ad es. inclusione di immagini, ordinamento di sezioni, capitoli, ecc; cross-references all'interno del documento)
rimanga coerente con l'originale; minimizza i nostri tempi di preparazione della traduzione, perchè ci dobbiamo preoccupare solo di tradurre il testo e non della struttura del documento, che ereditiamo dall's4d originale; evita la conversione finale (che prevederei time-consuming) da txt o open-office ancora verso LateX.
fatemi sapere che ne pensate.....
ciao
Non e' tanto lungo e inizio con una cosa che so di potere portare a termine in tempi ragionevoli.
Dico la mia dal punto di vista organizzativo: se vogliamo metterci all'opera, diamoci almeno una deadline orientativa, per la quale ognuno cerca di consegnare quello che si è preso in carico.
Ad es., che ne dite se proviamo a consegnare i capitoli (noi che si partecipa) entro circa un mese?
Altra cosa: cerchiamo di minimizzare le conversioni tra formati, che fanno perdere tempo.
Se tutti quanti ce la caviamo col LateX, la cosa migliore da fare sarebbe accedere al sorgente LateX in italiano, generando un documento LateX in inglese. Questo ci garantisce che la struttura del documento (ad es. inclusione di immagini, ordinamento di sezioni, capitoli, ecc; cross-references all'interno del documento)
rimanga coerente con l'originale; minimizza i nostri tempi di preparazione della traduzione, perchè ci dobbiamo preoccupare solo di tradurre il testo e non della struttura del documento, che ereditiamo dall's4d originale; evita la conversione finale (che prevederei time-consuming) da txt o open-office ancora verso LateX.
fatemi sapere che ne pensate.....
ciao
samiel ha scritto:Gli stili di s4d3 non sono nei vari capitoli,
ma in un file separato, package.sty
che richiamo in s4d.tex, dove si determina
la compilazione con \include.
Di conseguenza, i singoli file dei capitoli
sono privi di intestazione.
M.
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Sì, basta che rispettiate i titoli (/section, subsection ecc)
i corsivi (\textit{........})e i sanserif (\textsf{........}).
Se avete difficoltà con \verbatim e \alltt,
e poi con le tabelle, posso sistemare io.
Le schede sono fatte così:
M.
i corsivi (\textit{........})e i sanserif (\textsf{........}).
Se avete difficoltà con \verbatim e \alltt,
e poi con le tabelle, posso sistemare io.
Le schede sono fatte così:
Codice: Seleziona tutto
\begin{shaded}
\subsection*{\textsf{\normalsize{Scheda n. 24} \\
\large{La gestione degli archivi}}}
Vi sono vari tipi di archivi supportati da GNU/Linux, compressi e non. Citiamo
qui i principali e indichiamo i più diffusi comandi per la loro gestione.
\medskip
\noindent \textsf{\textbf{Il formato .zip}}
\noindent Questo formato non è particolarmente diffuso in ambiente GNU/Linux, e
tuttavia è utile conoscerlo per poter gestire gli archivi di ambiente Windows,
dove è di fatto lo standard (essendo molto meno diffusi i formati \textsf{.rar}
e altri).
\noindent \textbf{Zippare un file}: \texttt{zip \textit{nome\_archivio}.zip
\textit{nome\_file.estensione}}. Una volta zippato il file, il programma ci
informa sulla percentuale di compressione con l'avviso: «deflated \textit{n}\%».
\noindent \textsf{\textbf{Il formato .bzip2}}
\noindent \textsf{\textbf{Il formato .rar}}
\noindent L'algoritmo che sta alla base del formato \textsf{.rar} è commerciale.
Rar offre un buon fattore di compressione, ma è poco usato in Unix. Per
GNU/Linux è stato sviluppata un'utilità a sola riga di comando, reperibile
all'indirizzo \URL{http://www.rarlab.com/index.htm}. Essa, se non registrata,
consente soltanto di estrarre archivi, con la seguente sintassi: \texttt{rar e
\textit{nome\_archivio.rar}}. In questo caso si può ricorrere anche a strumenti
disponibili in modalità grafica, come Ark).
\medskip
\noindent \textsf{\textbf{Il formato .7-Zip}}
\noindent 7-Zip è un un recente formato di compressione sviluppato sotto Windows
che riesce a ottenere risultati migliori dei tradizionali algoritmi che stanno
alla base di WinZip e di Rar. Ne esiste un port per GNU/Linux, e più
precisamente una utilità da riga di comando reperibile all'indirizzo
\URL{http://p7zip.sourceforge.net}. È tuttavia consigliabile usarlo solo per
decomprimere file in questo formato, e non anche per creare archivi sotto Unix:
esso infatti non mantiene i permessi dei file.
\end{shaded}
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Innanzitutto un sentito grazie a ninobi per l'egregio lavoro.
Volevo aggiungere due cose:
1. per l'ennesima volta, chiedo a tutti quelli che leggendo
o lavorando su S4D troveranno errori di segnalarmeli
subito, in vista della revisione.
2. chi scrive direttamente in LaTex, qualunque editor usi,
per favore imposti l'a capo automatico all'ottantesima riga.
Ciò consente una miglior visualizzazione e gestione
in tutti gli editor impostati (io, che ho scarsa confidenza
con Emacs, uso Vim)
Da ultimo, aggiungo che la revisione ha comportato alcune
poche correzioni, ma ho in programma una riscrittura
della parte su udev, che in Slack 11.0 è cambiato molto.
M.
Volevo aggiungere due cose:
1. per l'ennesima volta, chiedo a tutti quelli che leggendo
o lavorando su S4D troveranno errori di segnalarmeli
subito, in vista della revisione.
2. chi scrive direttamente in LaTex, qualunque editor usi,
per favore imposti l'a capo automatico all'ottantesima riga.
Ciò consente una miglior visualizzazione e gestione
in tutti gli editor impostati (io, che ho scarsa confidenza
con Emacs, uso Vim)
Da ultimo, aggiungo che la revisione ha comportato alcune
poche correzioni, ma ho in programma una riscrittura
della parte su udev, che in Slack 11.0 è cambiato molto.
M.
- pepe.carvalho
- Linux 0.x
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- Iscritto il: sab 5 nov 2005, 9:46
Io iniziarei la traduzione del cap 17, come dicevo sopra.samiel ha scritto: 2. chi scrive direttamente in LaTex, qualunque editor usi,
per favore imposti l'a capo automatico all'ottantesima riga.
Ciò consente una miglior visualizzazione e gestione
in tutti gli editor impostati (io, che ho scarsa confidenza
con Emacs, uso Vim)
Sarebbe possibile accedere al LAteX del capitolo in italiano?
Così io posso ricalcare la tua struttura originale (inclusione di immagini, termini in grassivo corsetto ecc): la traduzione e' piu' fedele all'originale, e mi trovo la struttura del documento già fatta. ( mia mail: gcoraniATgmail.com )
Quanto agli editor per LateX, prova a dare un'occhiata a Kile, è veramente molto ben fatto ed ha un sacco di features.
Altra buono strumento è Lyx, che ho usato con soddisfazione per anni.
Genera dei file .lyx che possono essere facilmente esportati in latex, e può importare file LateX (l'importazione funziona quasi sempre bene, mostra qualche pecca in documenti complessi). Facillimo da usare ;=)