Linux è un cancr....ah, no

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Linux è un cancr....ah, no

Messaggio da hashbang »

Microsoft ACS
The Azure Cloud Switch (ACS) is our foray into building our own software for running network devices like switches. It is a cross-platform modular operating system for data center networking built on Linux. ACS allows us to debug, fix, and test software bugs much faster. It also allows us the flexibility to scale down the software and develop features that are required for our datacenter and our networking needs.
È chiaramente un sistema operativo ad uso interno, quindi di certo non è una cosa che vedremo al di fuori dei datacenter di Microsoft Azure, però fa comunque sorridere pensare che siamo passati da

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a

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A parte gli scherzi, sarà interessante vedere come si evolverà la situazione, specie considerando quanto la presenza di Linux nel cloud sia un componente ormai di fondamentale importanza, sia a livello di backend (come dimostra la nuova distro creata da Microsoft) e sia a livello di piattaforma scelta nelle soluzioni PaaS come Azure.

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brg
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Re: Linux è un cancr....ah, no

Messaggio da brg »

Il fatto che sia solo per uso interno è un bene irrinunciabile. Ci risparmierà l'ennesimo atto della loro politica di "embrace, extend, and extinguish", dopo che ci hanno provato già più volte con Linux ed il mondo open source.

hashbang
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Re: Linux è un cancr....ah, no

Messaggio da hashbang »

Mah, sai io non ho un'idea così negativa della Microsoft di Nadella.

Penso che sia un'azienda nuova e che stia cercando di scrollarsi di dosso tutti i danni dell'amministrazione Ballmer.
Mi sembra che adesso abbiano una visione molto più chiara delle cose.
Nell'ultimo periodo dell'era Ballmer Microsoft era diventata un'azienda allo sbando che cercava di inseguire un po' tutti senza riuscirci.

Adesso mi sembra che con Nadella sia cominciata una transizione verso un'azienda che sia capace di innovare e tenere il passo con la concorrenza.
Una transizione verso un'azienda che più che focalizzarsi sulla singola licenza di Windows, il cui valore si sta pian piano riducendo in un'era in cui ciò che conta realmente sono i servizi che un ecosistema è in grado di offrire piuttosto che il sistema operativo in sé, si sta focalizzando nel rendere disponibili e sempre più appetibili le sue infrastrutture cloud.

E penso che il fatto che Microsoft abbia scelto Linux sia un indice di questo cambio di tendenza.
Prima del cloud, come ho detto, il sistema operativo locale era di vitale importanza per Microsoft, perché attraverso di esso riusciva ad imporre la sua egemonia sulle imprese tramite Office e Active Directory.
Linux sotto questo punto di vista è sempre partito in una posizione di svantaggio, in quanto doveva cercare di penetrare in un mercato che era nato e pensato con Windows, non riuscendo quindi a ritagliarsi un suo spazio che gli permettesse di diventare fondamentale.
Non importava a nessuno se le soluzioni Microsoft fossero o meno valide, perché tanto era "quello che passava il convento" (cit.), quindi non c'era poi tanta scelta.

Adesso, però, con il progressivo decentrarsi delle infrastrutture si sta avendo sempre di più un declino del settore desktop, in favore di dispositivi mobile e ambienti server.
I primi permettono agli utenti di fruire dei contenuti, e i secondi servono a mettere a disposizione i contenuti che gli utenti fruiscono con i loro dispositivi mobili.

E in questi due settori la presenza di Linux non solo non è marginale, ma è dominante.
Non si può semplicemente far finta che non esista come si è fatto nel mondo desktop, perché le soluzioni Linux sono praticamente lo standard de facto in questi contesti.

E Microsoft sa bene che in questi settori ha sempre faticato a competere, per via di mancanze tecniche e per via di politiche sbagliate.

Di conseguenza le strade che avrebbe potuto intraprendere sarebbero potute essere solo due:
1) continuare a vegetare in un mondo che ha sempre meno bisogno di Windows e che ha sempre più bisogno di mobile e cloud, per poi sparire lentamente
2) mettersi in testa che bisogna cambiare rotta e cominciare a ragionare in maniera più pragmatica, accettando le proprie debolezze ed i punti di forza altrui, e ricominciare, magari sfruttando i concorrenti a proprio vantaggio

E Nadella ha chiaramente scelto la seconda opzione.

Microsoft non è più un'azienda che guarda all'Open Source come un danno collaterale e lo ha dimostrato con .NET Core.
Mark Russinovich ha persino dichiarato che in futuro un Windows Open Source potrebbe non essere un'ipotesi così improbabile, e d'altronde non riesco a dargli torto.
Pensare che nel 2015 un mero kernel e delle API di base possano essere considerati un asset strategico è ridicolo.

Apple è da una vita che rilascia il core di Mac OS X (Darwin) sotto licenza open source (APSL) per poi combinarlo con sue tecnologie proprietarie e creare la sua soluzione.

E sinceramente, prevedo un futuro simile per Windows e Microsoft più in generale. Un futuro in cui l'Open Source diventa una componente fondamentale del loro business.
Che non vuol dire regalare al mondo il frutto del loro lavoro. Vuol dire semplicemente che più che valutare qualcosa che non può più essere valutato (la licenza di Windows) si focalizza il business su ciò che si offre ai clienti (supporto e servizi).
E gli accordi con Docker, Inc. IMHO lo dimostrano.
Microsoft potrebbe diventare una nuova Red Hat, e, sempre IMHO, sarà tra questi due colossi che si giocherà una nuova competizione serrata a chi acquisterà Docker, Inc.

Sia Microsoft che Red Hat ne hanno bisogno, sebbene quest'ultima annunci pubblicamente il contrario, la prima per integrarla al meglio con i suoi nuovi Containers e la seconda per portare Linux a diventare la migliore piattaforma per la virtualizzazione e il deploy di sempre, con un ventaglio di soluzioni fatto di Docker, lxc, kvm, systemd-nspawn e Atomic.

Insomma, chi vivrà vedrà. Tuttavia, penso che stiamo assistendo ad una svolta epocale nell'IT. E questa volta IMHO la svolta è nel verso giusto.

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Re: Linux è un cancr....ah, no

Messaggio da brg »

Di sicuro hanno cambiato comunicazione, in tutti i livelli alti dell'azienda, ma perché la vecchia forma non funzionava più. Se oltre alla comunicazione è cambiato anche qualcos'altro, non so, ma sinceramente sono molto scettico. D'altra parte la Microsoft di Ballmer è la Microsoft (punto): Ballmer è stato il primo manager di MS, assunto nel lontano '80, e uomo di fiducia di Gates.

Io credo che esista una "corporate culture", una cultura aziendale, e quella di Microsoft è certamente tra le peggiori del settore: sono cresciuti facendosi largo a spallate, truffando, raggirando, estorcendo e mettendo in atto ogni sorta di slealtà nei confronti dei concorrenti o presunti tali. La gente che ha fatto carriera lì è professionalmente cresciuta in un ambiente in cui essere subdoli è stata la chiave del successo e Nadella è dipendente MS dal '92. Difficile che si possa cambiare in un anno o due.

Questa storia mi ricorda quella della divisione Entertainment (videogiochi ecc.): nel 2013 stavano cercando di far passare l'idea che una console (Xbox One) che doveva essere sempre connessa online (con varie funzioni accessorie maligne, che non elenco per non dilungarmi) per funzionare era una buona cosa per gli utenti. Succede un casino, i preordini deludono e così licenziano il capo divisione e mettono al suo posto il numero 2, che cambia completamente comunicazione, ma non sostanza. Tuttavia i media tutti a osannare il nuovo capoccia perché "ascolta gli utenti". Tuttavia le politiche peggiori sono tutte lì: clausole vessatorie nei confronti degli sviluppatori indipendenti, divieto di condividere i server Xbox con quelli di altre piattaforme (incluso Windows), obbligo di connettersi ad internet per far funzionare la console ecc.

E la storia di .NET Core va proprio in questa direzione: Microsoft ha creato .NET per contrastare l'ascesa di Java. L'affermazione di Java nel mondo aziendale avrebbe potuto rendere ininfluente il tipo di sistema operativo usato e questo Microsoft non se lo poteva permettere. Questa mossa rientra nella loro strategia anti-Java, ma non rende .NET un nuovo Java (stile NetBeans o l'interfaccia di Matlab, che sono scritti in Java e funzionano su ogni piattaforma), cioè veramente agnostico: tutti i programmi commerciali usano o WinForms od altre componenti non disponibili su piattaforme che non siano Windows. .NET è uno standard come lo è OOXML: buono solo per Microsoft.

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Re: Linux è un cancr....ah, no

Messaggio da hashbang »

Io non vedo soltanto un cambio di comunicazione, ma un vero e proprio cambio di rotta.
Stanno usando Linux internamente nelle loro infrastrutture, pagano un loro ingegnere per lavorare come linux kernel developer per migliorare l'integrazione tra Linux e Hyper-V e supportano Linux su Azure.
Possiamo metterla come vogliamo, ma rimane il fatto che anni fa cose del genere non sarebbero state neanche lontanamente immaginabili.

Che non vuol dire che Microsoft sia diventata il miglior amico dell'uomo. È una corporation come tutte le altre. Sfrutta Linux per il suo tornaconto personale ed è giusto che sia così.
Tutte le multinazionali ragionano in questa maniera. Anche Red Hat, IBM, SUSE, HP, Oracle sfruttano Linux per i loro interessi e sviluppano il kernel per migliorare le loro soluzioni.
Nessuna di queste sviluppa per la community, non sono ONLUS.
E tutte le grandi compagnie della Silicon Valley sono state come Microsoft, veri e propri squali che si sono messi i bastoni fra le ruote tra di loro. Funziona così, brg.
Stiamo parlando di aziende con a capo gente che deve rendere conto ai loro CdA. Il loro obbiettivo è fare soldi, e se Linux rientra nella loro strategia allora lo sfruttano.

Per quanto riguarda la questione "sempre online": brg, il mondo si sta muovendo in questa direzione perché ha bisogno del cloud. Non è un bisogno indotto, ma una necessità reale.
Le soluzioni PaaS e IaaS permettono a chiunque di poter scalare su ingenti costi di mantenimento e acquisizione delle infrastrutture (da interi server a semplici database SQL), dando così la possibilità anche ad aziende più piccole di poter sfruttare la potenza dei più grandi datacenter del mondo pagando solo quanto necessario.
E in ogni caso Azure è la piattaforma cloud più grande dopo Amazon EC2 con clienti del calibro di Apple, quindi dubito abbiano bisogno di cambi di comunicazione per attrarre clientela, visto che di gente che deploya sulle loro infrastrutture ce n'è a pacchi, e di tutti i tipi: dal singolo sviluppatore alla multinazionale.

Per la questione .NET Core Open Source come manovra anti-Java: e allora? Anche se fosse come dici tu, quale sarebbe il problema?
A parte che non credo proprio fosse quella la loro strategia, ma la vedo più come un modo per rendere .NET appetibile anche a chi sviluppa lato UNIX/Linux e che quindi preferisce spesso e volentieri deployare nel cloud soluzioni basate su Node.js e PHP.
.NET è nato come antitesi di Java e siamo tutti d'accordo, ma anche qui: sono passati più o meno quindici anni da allora e Java non è più la sola piattaforma per lo sviluppo full-stack. Oggi si investe anche su altro.
.NET oggi ha anche altri competitor, uno su tutti Go che rischia di diventare un linguaggio dalla diffusione capillare, visto che è idoneo per la programmazione concorrente, robotica/automazione, embedded, lato server e lato middleware.

Per quanto riguarda l'idea delle GUI cross-platform come avviene su Java, allora la risposta è: meglio così!
Le GUI non sono cross-platform per definizione. Una GUI ha degli HIG della piattaforma sottostante da rispettare.
Non basta solo imitare il Look&Feel, perché una GUI deve essere ben integrata col resto, avere lo stesso design delle altre applicazioni, e deve sfruttare le API native (dai widget al sistema di font rendering), altrimenti diventa l'ennesima accozzaglia di roba messa a caso senza capo né coda. E difatti le GUI in Java hanno sempre fatto schifo.
Ciò che deve essere realmente cross-platform è la logica di base. Il front-end lo si sviluppa separatamente per ogni sistema operativo da supportare.

E sulla storia di .NET buono solo per Microsoft allora scusami ma Java è messo anche peggio.
Java è interamente in mano ad Oracle, che è persino peggio di quanto sia mai stata Microsoft in vita sua.
Microsoft non solo ha reso open source .NET Core ma ha persino messo in piedi una foundation indipendente (nella board c'è anche De Icaza in rappresentanza di Xamarin) che ne gestisce lo sviluppo. E la stessa cosa l'ha fatta per F#.
E anche questo è un evidente cambio di rotta rispetto al passato.

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Re: Linux è un cancr....ah, no

Messaggio da ponce »

hashbang ha scritto:Per quanto riguarda la questione "sempre online": brg, il mondo si sta muovendo in questa direzione perché ha bisogno del cloud. Non è un bisogno indotto, ma una necessità reale.
Le soluzioni PaaS e IaaS permettono a chiunque di poter scalare su ingenti costi di mantenimento e acquisizione delle infrastrutture (da interi server a semplici database SQL), dando così la possibilità anche ad aziende più piccole di poter sfruttare la potenza dei più grandi datacenter del mondo pagando solo quanto necessario.
E in ogni caso Azure è la piattaforma cloud più grande dopo Amazon EC2 con clienti del calibro di Apple, quindi dubito abbiano bisogno di cambi di comunicazione per attrarre clientela, visto che di gente che deploya sulle loro infrastrutture ce n'è a pacchi, e di tutti i tipi: dal singolo sviluppatore alla multinazionale.
mah, io su questo non sono cosi' d'accordo: il cloud non e' sempre indispensabile.
in molte situazioni avendo personale qualificato si possono fare le stesse cose in house spendendo molto meno: non c'e' un risparmio o un valore aggiunto in assoluto ad usare soluzioni cloud.
non entro in particolari, ma lo dico perche' per i servizi che gestisco (e dove lavoro facciamo anche sviluppo di applicazioni web) ho chiesto piu' volte preventivi per spostare tutto sul cloud e i costi sono esorbitanti (influisce molto il fatto che abbiamo bisogno di svariati terabyte di spazio disco).
e la roba che gestisco io e' su e raggiungibile sempre, senza cloud.
e se c'e' bisogno di fare un deploy al volo non ci sono problemi, anche senza cloud.
e... ecc. ecc.

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Re: Linux è un cancr....ah, no

Messaggio da brg »

Non voglio dilungarmi troppo, quindi mi soffermerò brevemente su una manciata di punti:

Linux e Azure: Linux è il sistema operativo dominante nel cloud, se MS non adottasse Linux sarebbe fuori dai giochi in un settore che ritengono strategico per il futuro. Il beneficio per Linux tuttavia è limitato e per gli utenti di Linux praticamente nullo. Red Hat, Google, Valve, Intel, IBM, HP, pure Apple hanno tutte fatto molto di più, con risultati per l'utente di Linux molto più concreti. D'altra parte non è qualcosa di nuovo per Microsoft, già Hotmail va tutto su FreeBSD: quando MS comprò Hotmail, nel 2000 circa, provarono a trasferire tutto su tecnologie MS (Windows Server ecc.), ma le prestazioni non erano lontanamente le stesse e quindi si rassegnarono all'uso di FreeBSD, come fanno anche i loro amichetti di Yahoo. I benefici per FreeBSD sono stati nulli o quasi.

Java e .NET: la Java Virtual Machine è open source (GPL) e agnostica rispetto al sistema sottostante, il runtime .NET no. Il runtime .NET sfrutta tecnologie proprietarie di Microsoft ed è intimamente legato a funzioni specifiche di Windows. Di fatto è il contrario della portabilità,l'anti-Java in tutti i sensi. Non sono un fan di Java, né la tecnologia né il linguaggio, però, almeno, fa quello che dice di fare, cioè essere portabile, .NET è sbandierato come portabile, ma non lo è minimamente. Attirare sviluppatori su .NET, sottraendoli a Java, significa sottrarre sviluppatori a software multipiattaforma e portarli a sviluppare in quasi esclusiva per Windows.

cultura aziendale: che tutte le aziende ricerchino il profitto, è un conto, che tutte le aziende ricerchino il profitto con i mezzi che MS ha usato in passato e continua ad usare tutt'oggi è un altro. Per me dire che RedHat, Google, Adobe o chi altri è come MS è qualunquismo. Ognuno si sceglie una via per arrivare ai propri obiettivi: MS da almeno 30 anni a questa parte (prima praticamente non esisteva) ha scelto la via di pestare i piedi a tutti per farsi largo. C'è chi cerca di guadagnarsi il successo con un atteggiamento collaborativo, chi con un atteggiamento aggressivo e prevaricatorio. Di solito con un misto delle due cose. Nel misto di Microsoft la componente aggressiva e prevaricatoria è eccezionalmente prevalente e la loro storia legale ne è testamento.

hashbang
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Re: Linux è un cancr....ah, no

Messaggio da hashbang »

brg ha scritto:Linux e Azure:
Sulla questione strategica è quello che ti sto dicendo fin dall'inizio.
Microsoft come TUTTE le aziende che lavorano su Linux lavora sulle e per le SUE soluzioni. Nessuna azienda contribuisce per migliorare la TUA situazione. Tu conti per loro solo quando apri il portafogli per acquistare i loro prodotti.
Così come Microsoft ha sviluppato lo stack di compatibilità per Hyper-V per i suoi scopi, così Red Hat ha sviluppato VirtIO per i suoi scopi.
E sul beneficio nullo ho i miei dubbi: c'è una percentuale consistente di deploy di Linux su Azure, e i miglioramenti di Microsoft sono tesi proprio a permettere un miglior supporto di Linux come guest nelle loro soluzioni PaaS.
Di conseguenza, il vantaggio si riflette chiaramente su TUTTI i clienti che scelgono di deployare Linux su infrastrutture Microsoft.
Il fatto che il loro sviluppo sia inutile a TE non vuol dire che sia inutile a tutti.
Linux si è evoluto in questa maniera. Ognuna delle aziende che investiva lo faceva per le proprie soluzioni da proporre ai clienti. Poi essendo che la licenza era GPL e che le modifiche dovevano essere redistribuite sotto la stessa licenza, i loro investimenti si sono tramutati in beneficio per la community.
Java e .NET: la Java Virtual Machine è open source (GPL) e agnostica rispetto al sistema sottostante, il runtime .NET no.
Questo è FUD bello e buono.
.NET Framework è open source.
Le uniche parti closed source sono le versioni 4.5 e precedenti, il pacchetto redistribuibile che scarichi sul sito Microsoft, Windows Presentation Foundation e Windows Forms.
Ed è la stessa situazione di Java. Java è sempre stata una piattaforma chiusa, tanto che GNU Classpath, GNU GCJ, IcedTea sono nati proprio per quello.
È diventato REALMENTE open source dalla versione 7 in cui OpenJDK è diventata reference implementation.
Java 6.x è closed source con OpenJDK che è un'implementazione non 100% compatibile (come Mono prima di .NET 4.6/Core 5), mentre Java 5.x e inferiori sono closed source senza reimplementazioni.
E il pacchetto redistribuibile scaricato da Oracle era e continua ad essere closed source per tutte le versioni.


E come ti ho già detto: OpenJDK non è indipendente. È gestito interamente da Oracle, mentre .NET è stato dato in gestione ad una fondazione in cui nella board non c'è solo Microsoft.
Il runtime .NET sfrutta tecnologie proprietarie di Microsoft ed è intimamente legato a funzioni specifiche di Windows.
Le uniche tecnologie che oggi rendono .NET incompatibile con le altre piattaforme sono Windows Presentation Foundation e le ormai deprecate Windows Forms. E nessuna di queste è vitale.
Ma quelle, come ho già detto, sono incompatibili per DEFINIZIONE perché i widget toolkit sono nati per funzionare sulle piattaforme sulla quale vengono sviluppati.
Non c'è mai stato un toolkit che sia risultato realmente funzionante in maniera eccellente su tutte le piattaforme, e gli unici "cross-platform" come Qt, wxWidgets, XUL, GTK+ e quelli Java come Swing hanno sempre avuto problemi di integrazione. Chi più chi meno.
Come ho già detto prima: le GUI si sviluppano separatamente per ogni piattaforma target. Sono qualcosa di naturalmente non portabile.
.NET è sbandierato come portabile, ma non lo è minimamente. Attirare sviluppatori su .NET, sottraendoli a Java, significa sottrarre sviluppatori a software multipiattaforma e portarli a sviluppare in quasi esclusiva per Windows.
Ripeto: basta col FUD.
E in ogni caso ogni sviluppatore Java che smette di usare quella piattaforma è un bene per il mondo.
Per me dire che RedHat, Google, Adobe o chi altri è come MS è qualunquismo.
Io sarò anche qualunquista ma se tu metti Google, Adobe e a questo punto anche Oracle e Intel in una lista di aziende migliori di Microsoft, allora le cose sono due: o vivi fuori dal mondo o non sai di cosa stai parlando.

Google, Adobe, Intel, Oracle sono TUTTE aziende che hanno una posizione dominante, che hanno fatto dell'"Abbraccia, estendi, estingui", del vendor lock-in, delle politiche anti-standard e delle pratiche scorrette verso i concorrenti il loro marchio di fabbrica.
Pensare che anche una sola di queste aziende sia migliore di Microsoft solo perché hanno sfruttato Linux prima di quest'ultima per i loro scopi è fare un due pesi e due misure.

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Re: Linux è un cancr....ah, no

Messaggio da ponce »

hashbang ha scritto:E sul beneficio nullo ho i miei dubbi: c'è una percentuale consistente di deploy di Linux su Azure, e i miglioramenti di Microsoft sono tesi proprio a permettere un miglior supporto di Linux come guest nelle loro soluzioni PaaS.
Di conseguenza, il vantaggio si riflette chiaramente su TUTTI i clienti che scelgono di deployare Linux su infrastrutture Microsoft.
Il fatto che il loro sviluppo sia inutile a TE non vuol dire che sia inutile a tutti.
ah, questo e' certo: se rispondevi a me io mi riferivo alla frase
hashbang ha scritto:il mondo si sta muovendo in questa direzione perché ha bisogno del cloud. Non è un bisogno indotto, ma una necessità reale.
Le soluzioni PaaS e IaaS permettono a chiunque di poter scalare su ingenti costi di mantenimento e acquisizione delle infrastrutture (da interi server a semplici database SQL), dando così la possibilità anche ad aziende più piccole di poter sfruttare la potenza dei più grandi datacenter del mondo pagando solo quanto necessario.
che formulata in quel modo non mi trovava d'accordo e ho tentato di spiegare perche'.

e' anche vero che al mondo ci sono tantissime aziende piene di incapaci che possono permettersi di gettare i soldi dalla finestra per fare i fighi e tirarsi le bretelle dicendo "sono sul cloud".
poi si rompe qualcosa, quando se ne accorgono si attaccano al telefono e magari aspettano giorni prima che torni tutto a posto.
giusto per riferirsi a fatti realmente accaduti e che, vai a sapere perche', risuccedono spesso (il bello del cloud).
Ultima modifica di ponce il mar 22 set 2015, 0:35, modificato 2 volte in totale.

hashbang
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Re: Linux è un cancr....ah, no

Messaggio da hashbang »

No, ponce, mi riferivo a brg. Infatti ho lasciato il nome nel quote proprio per evitare confusione.
In realtà nel post c'era anche il quote in cui ti rispondevo, ma devo averlo cancellato mentre editavo. #-o

In ogni caso, ciò che hai spiegato è stato chiaro. E difatti nel quote che ho cancellato mentre scrivevo ti avevo risposto che il mio non voleva essere un discorso in senso assoluto, ma un discorso relativo alla tendenza del mercato.
Poi chiaramente le situazioni vanno valutate caso per caso.

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Re: Linux è un cancr....ah, no

Messaggio da brg »

Se il mio è FUD, fammi un elenco delle applicazioni commerciali .NET multi-OS.

Poi chiediti perché non ne esiste nemmeno una.

hashbang
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Re: Linux è un cancr....ah, no

Messaggio da hashbang »

brg ha scritto:Se il mio è FUD, fammi un elenco delle applicazioni commerciali .NET multi-OS.
Poi chiediti perché non ne esiste nemmeno una.
Senti, brg, fai un favore al mondo: LEGGI i messaggi che ti vengono scritti.
.NET è nato su Windows e nessuno l'ha mai messo in dubbio Ho scritto che Microsoft lo ha PORTATO anche su Linux e OSX subito dopo l'apertura del codice.
Tra l'altro ho già scritto che Mono non è 100% compatibile con .NET 4.5 e inferiori in quanto questi non erano open source, quindi NESSUNA azienda avrebbe mai potuto pensare di scrivere roba commerciale cross-platform con una piattaforma reimplementata.
Che non vuol dire che il cross-platform non fosse possibile; semplicemente vuol dire che non si può investire su situazioni del genere.
D'altronde le applicazioni cross-platform sono poche ma ci sono sempre state. Non commerciali, certo, ma ci sono. Il theme manager di HexChat, Banshee, Tomboy ecc.
Sono tutti esempi di come sia sempre stato possibile scrivere software cross-platform con .NET/Mono.

Ma questo è sempre valso ANCHE per Java.
NESSUNO ha mai scritto applicazioni commerciali Java con OpenJDK 6. Si è sempre usato Sun/Oracle JDK 6 come piattaforma di sviluppo.
E difatti le applicazioni Java 6 NON girano bene su OpenJDK.
Ed essendo che Java 6 e inferiori non supportavano qualunque sistema operativo ma avevano un supporto ristretto, DI FATTO non erano agnostici come vuoi far credere qua dentro, perché giravano SOLO sulle piattaforme supportate. Esattamente come .NET Framework.
OGGI Java è agnostico perché può essere compilato su diverse piattaforme permettendo di fatto l'uso di applicazioni che usano la sua piattaforma.
Quindi come puoi anche solo pensare di dire che Java sotto questo punto di vista è migliore di .NET? Ripeto: stai solo facendo FUD.

Se vuoi insistere sul fatto che una roba scritta con tecnologia .NET sia necessariamente Windows-only allora porta motivazioni tecniche. Le accuse buttate a caso non servono.

E in ogni caso ribadisco per l'ennesima volta: non frega niente che le applicazioni non siano agnostiche anche a livello di GUI, perché il risultato che si otterrebbe sarebbe pessimo come con Java.

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Re: Linux è un cancr....ah, no

Messaggio da brg »

OK, devo essere finito su microsofty.eu.

Allora rispondo io alla mia domanda di prima: applicazioni commerciali .NET per sistemi non Windows non esistono perché il lato "client" della tecnologia è completamente ed irrinunciabilmente solo per Windows (WinForms, WPS...). Per il lato server puoi o usarlo al posto del LAMP (ma allora perché non usare il LAMP?) in applicazioni web o in servizi distribuiti (es. SAP) con client e server, per questi ultimi vedi il punto 1.

All'epoca del "MS loves Linux" uscì questo articoletto: http://www.infoworld.com/article/284141 ... linux.html . Si tratta di un excursus abbastanza breve della questione, potrei espanderlo, ma non mi pare che ci sia gente interessata al problema.

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Re: Linux è un cancr....ah, no

Messaggio da hashbang »

brg ha scritto:Allora rispondo io alla mia domanda di prima: applicazioni commerciali .NET per sistemi non Windows non esistono perché il lato "client" della tecnologia è completamente ed irrinunciabilmente solo per Windows (WinForms, WPS...).
Tu continui a battere su un punto che non ha senso quando ti ho già risposto più volte che ciò che intendi fare è BROKEN BY DESIGN.
1) Le GUI multipiattaforma SONO UN CANCRO. AWT, Swing sono dei mostri che non sarebbero mai dovuti nascere.
Ed è il motivo per cui a parte due-tre applicazioni in croce (leggasi per lo più IDE o roba molto settoriale) Java lato client È MORTO.
Quando la SUN progettò Java pensò di poterlo fare diventare il linguaggio di riferimento per TUTTE le applicazioni desktop. Ma così non è stato perché NON ESISTE un toolkit che funziona bene OVUNQUE.
Il modello che la SUN voleva portare avanti era: "write once, run everywhere". Ma questo era ed È TUTTORA impossibile da raggiungere con quella piattaforma.
Non si può pensare di sviluppare una sola volta e pensare che quella applicazione funzionerà perfettamente su qualsiasi OS di questo mondo.
Non a caso i Java haters storpiavano il motto in "write once, debug everywhere".
E sempre non a caso chi sviluppava soluzioni commerciali Java lo faceva per DUE-TRE piattaforme target e mai in maniera generalista.
Perché NESSUNA azienda poteva permettersi di rilasciare software senza fare QA sui sistemi target.
E che Java inteso come piattaforma universale sia stato un fallimento lo si vede anche da come J2ME non sia riuscito su Symbian a proporre applicazioni che girassero su tutti i telefoni in maniera perfetta.

Ripeto per l'ennesima volta: Ciò che deve essere REALMENTE cross-platform è la logica di base.
Le GUI sono e saranno sempre roba non-portabile. Cose che devono essere sviluppate sul sistema target.

Java lato client nel 2015 lo trascina SOLO Android che ha le SUE API.
Per il resto lo si usa lato server, embedded e robotica/automazione. Ovvero tutti settori in cui il cross-platform non serve a niente perché l'applicazione deve rimanere nella macchina target e lavorare lì.

2) Il widget toolkit oggi NON È PIÙ rilevante come dieci anni fa.
.NET è stato reso open source, e te l'avevo già detto prima, perché rientra nella strategia CLOUD di Microsoft.
Non a caso ciò che Microsoft ha portato subito su Linux è ASP.NET. Perché gli serve per dare al framework un nuovo scopo che vada oltre il creare applicazioni desktop, in quanto Microsoft .NET come piattaforma lato client è morta quanto lo è Java.
E per due motivi:
2.1) Il modello di applicazione nativa sta andando a scemare.
Oggi il modello che si sta seguendo sempre di più è SaaS deployato su Azure, AWS e simili. Le applicazioni native sono fornite, e se fornite, come back-end.
Esempio pratico? Microsoft Office 365 che è diventata l'offerta principale, con la suite locale considerata un PLUS, o Adobe Creative Cloud che ha sostituito la vecchia Creative Suite.
Il concetto di agnosticismo basato sullo sviluppo lato client è un controsenso. I client sono diversi l'uno dall'altro, per API sottostanti, OS, form factor ecc.
Non si può pensare di poter sviluppare una piattaforma che non tenga conto di tutte queste variabili e pensare che vada tutto bene. Ecco perché Java ha fallito.
Motivo per il quale oggi si è capito che l'agnosticismo va fatto lato server, con webapp che hanno due form factor (mobile/touch e desktop) e che non si devono più preoccupare su che API ha il sistema sottostante, perché gireranno all'atto pratico SOLO sul sistema operativo remoto.


2.2) Il modello JIT applicato interamente ad un'applicazione è un fallimento su tutta la linea.
Un'applicazione di un certo peso NON può essere in bytecode per venire poi compilata in fase di runtime, perché rallenta TROPPO l'esecuzione.
Motivo per il quale i compilatori .NET permettono anche la compilazione binaria, oltre che quella in CLI.
E Java è messo ancora peggio visto che oltre alla normale Class Library si ritrova a dover gestire pure le classi dei widget.
Difatti le applicazioni Java sono tutte fottutamente lente e pesanti: guarda JDownloader e vedi come sta messo. Altro motivo per cui Java lato client è morto.
Il modello JIT sta avendo successo SOLO su parti di uno stack, come llvmpipe.

E se pensi che hashbang dica cazzate, ti invito a vedere Android 5 che è passato da Dalvik basato su modello JIT ad ART che usa modello AOT con binari ELF, proprio per questi motivi.
Per il lato server puoi o usarlo al posto del LAMP (ma allora perché non usare il LAMP?)
Per lo stesso motivo per il quale c'è chi usa Node, Django o Rails al posto di PHP.

E no, non stiamo su microsofty.eu. Stiamo su un sito in cui si presume che chi scrive di argomenti non metta in mezzo teorie complottistiche e teorie del Microsoft brutta e cattiva, ma faccia ragionamenti pragmatici e basati sull'andamento e sulle tendenze dello sviluppo software.
Come ho già scritto all'inizio di tutto questo: Microsoft ha la sua visione nel cloud e Linux rientra naturalmente nella sua strategia.
Non si tratta di essere buona o di essere stata illuminata sulla via di Damasco. Nadella non è San Paolo.
Microsoft è una corporation che ha un CdA ed il cui obbiettivo è fare SOLDI. Linux oggi permette di guadagnare? Bene, lo si usa. Non lo permette? Bene, si va oltre.
Non ho mai messo in mezzo la bontà d'animo. Ho sempre fatto un discorso di convenienza tecnica ed economica.

E l'articolo che hai linkato, che parla anche della storiella di FAT, fondamentalmente mi dà ragione quando dicevo che Microsoft si è trovata in una situazione nella quale rischiava l'oblio a causa del fatto che Linux è troppo dominante, e non più più far finta che non esista.
E la dimostrazione è proprio quella: hanno tentato la via dell'estorsione con FAT in modo da smerciare licenze sottobanco di WP e gli è andata male.
Da lì l'unica soluzione rimasta era quella di cambiare: o si mettevano in testa che Linux era un competitor che non si può schiacciare con le mazzette e le estorsioni, e che quindi l'unica cosa da fare è accettarne l'egemonia e sfruttarlo per i propri vantaggi, o soccombere. Microsoft ha scelto la prima.
Non l'ha fatto per bontà d'animo. L'ha fatto per pura sopravvivenza. Queste cose te l'ho dette all'inizio, nel secondo post di questo thread.

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Re: Linux è un cancr....ah, no

Messaggio da brg »

hashbang ha scritto:E no, non stiamo su microsofty.eu. Stiamo su un sito in cui si presume che chi scrive di argomenti non metta in mezzo teorie complottistiche e teorie del Microsoft brutta e cattiva, ma faccia ragionamenti pragmatici e basati sull'andamento e sulle tendenze dello sviluppo software.
Come ho già scritto all'inizio di tutto questo: Microsoft ha la sua visione nel cloud e Linux rientra naturalmente nella sua strategia.
Non si tratta di essere buona o di essere stata illuminata sulla via di Damasco. Nadella non è San Paolo.
Microsoft è una corporation che ha un CdA ed il cui obbiettivo è fare SOLDI. Linux oggi permette di guadagnare? Bene, lo si usa. Non lo permette? Bene, si va oltre.
Non ho mai messo in mezzo la bontà d'animo. Ho sempre fatto un discorso di convenienza tecnica ed economica.
Infatti è il ragionamento che ho fatto io sin dal primo post: la convenienza. Che me ne viene a me, utente Linux, del fatto che Microsoft usi Linux per il suo server? Assolutamente niente. Si può dire che Valve ami Linux, che Google, IBM, Samsung, RedHat, Sony amino Linux, ma non che Microsoft ami Linux, al più che Microsoft correntemente usa un po' Linux. È qui che parlo di qualunquismo, perché, come ho già detto, il rapporto di MS con Linux non è collaborazionistico come quello delle aziende che ho elencato (e se ne potrebbero elencare molte altre) cioè tu Linux fai una cosa per me ed io azienda una per te: ma solo utilitaristico, tu Linux fai una cosa per me. Per vedere cosa ha fatto Samsung per Linux basta tirare su un sistemino embedded con F2FS e lo puoi usare senza neanche toccare roba di Samsung, puoi vedere i progressi fatti dai driver video grazie a Valve, senza nemmeno usare Steam, puoi fare lo stesso con i contributi di Google, RedHat e chi ti pare, ma non con quelli di Microsoft. Vuoi usare Hyper-V? Comprati Windows Server. Questo per me non è MS ama Linux, nemmeno lontanamente.

Sebbene sia per il software open source e pure sul lavoro cerco di usare Ubuntu (quella è la distro disponibile) il più possibile, quando Valve ha dato il suo supporto a Linux sono stato contento, perché mi aspettavo di ottenere qualcosa in cambio. Qualcosa in cambio è stato ottenuto. Ora Microsoft usa Linux su Azure, che cosa dovrei realisticamente aspettarmi? Sinceramente niente nella migliore delle ipotesi, cioè quello che ha guadagnato FreeBSD nell'essere schierato su HotMail. Linux è dominante nel settore server e stradominante in quello cloud, il guadagno a supportare Linux è tutto di parte Microsoft: è Linux che ama MS perché gli permette di mettere la sua paccottaglia sul sistema dominante. Auspicabilmente Azure rimane dov'è, al 10% di mercato, e MS tira fuori un altro WindowsPhone o Xbox o WindowsRT come risultato. Se malaugaratamente Azure dovesse dare a MS, magari grazie a Linux, una posizione dominante nel settore mi posso aspettare un altro EEE (embrace, extend, extinguish) in cui per accedere ai servizi cloud lo standard diventa usare MS Edge con un account MS Live acquistabile solo attraverso MS MarketPlace. Tanto MS è nel settore server per assicurarsi che i client siano e rimangano solo ed esclusivamente macchine Windows (con MS Live, MS MarketPlace e tutto il walled garden che fa sembrare Apple un'accolita di Richard Stallman al confronto) fino alla fine dei tempi e su quel punto, come anche la storia .NET ci insegna, è irragionevole avere aspettative contrarie.

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