non so se qualcuno legge sto thread, comunque provo a fare un riassunto dei fatti salienti:
- adottiamo una moneta unica molto forte (quando la moneta è forte, il tasso di cambio è tale che le importazioni costano meno ma le esportazioni ne risentono perchè ai paesi con moneta più debole che vorrebbero comprare le nostre merci, non conviene perchè hanno il cambio sfavorevole)
- i tassi di inflazione non convergono e la Germania accentua questa mancata convergenza attuando una svalutazione competitiva interna tramite le riforme Hartz del lavoro (in un'area valutaria come i paesi dell'euro, quando imponi un cambio fisso o una moneta unica, se i tassi di inflazione non convergono, alla fine i paesi con maggiori tassi di inflazione vanno in crisi; perchè? perchè non possono rendersi di nuovo competitivi svalutando la moneta; in sostanza se hai N paesi con un'unica moneta (forte perdipiù), se quei paesi sono in competizione (come in europa dove la maggiorparte degli scambi commerciali è all'interno dell'eurozona), se uno di quei paesi (Germania) adotta riforme tali da svalutare i salari e quindi far abbassare il tasso di inflazione (se la gente ha meno soldi da spendere, i prezzi scendono per la legge della domanda e dell'offerta) a quel punto quel paese ha un grosso vantaggio competitivo sugli altri, perchè le sue merci convengono rispetto a quelle degli altri paesi (il tasso di inflazione (aka i prezzi) è minore))
- i paesi con tassi di interessi maggiori cominciano ad esportare di meno ma ad importare uguale (vanno in crisi di bilancia dei pagamenti) quindi si indebitano con l'estero (parliamo di debito privato, quindi famiglie ed aziende), ma perchè calando i soldi la gente ha continuato a spendere come prima? La cosa la segnalai 6 anni fa qui
https://www.slacky.eu/forum/viewtopic.p ... 0&start=17, in sostanza le banche nostrane ci han prestato soldi cartolarizzando i nostri debiti (in sostanza se A contrae un debito con B, B con quel debito crea una sorta di obbligazione da dare poi a C, in pratica è un contratto in cui si dice: io B mi impegno a pagare a C TOT ad una certa data; ovviamente B pagherà C con i soldi che gli restituirà A) e facendoli acquistare a banche estere; le suddette banche estere e le banche nostrane perchè hanno fatto credito a gente che ben sapevano che non avrebbe potuto restituire quanto dovuto (vedi bilancia dei pagamenti di cui sopra)? perchè sapevano altrettanto bene che alla fine sarebbe intervenuto lo stato pagandoli con soldi pubblici (vedi ad esempio monte dei paschi di siena)
- il debito pubblico comincia ad esplodere perchè il debito che era privato ora è pubblico (vedi punto precedente)
- il flusso di soldi (prestati) che fino ad ora è arrivato in Italia (grazie a tassi di interesse favorevoli ed al cambio fisso che scongiurava un rischio svalutazione che avrebbe fatto perdere soldi agli investitori), si arresta bruscamente quando uno shock esterno (lehman brothers e subprime) fa tirare i remi in barca agli investitori esteri; quindi cala anche la domanda interna (la gente prima spendeva con soldi di altri, ora che gli altri non prestano più come prima la gente non può spendere come prima) drogata da soldi frutto di debiti e l'economia crolla
- il debito pubblico aumenta ulteriormente quando Deutsche Bank nel luglio 2011 vendette Btp per
sette miliardi mandando alle stelle i nostri tassi di interesse sul debito (essendo privi di sovranità monetaria,, i tassi di interesse sui nostri titoli di stato li decide il mercato, il che vale a dire che se tanti li comprano i tassi di interesse (cioè gli interessi che lo stato deve pagare al possessore dei titoli alla loro scadenza) calano, mentre se tanti vendono i tassi salgono (e quindi aumenta il debito pubblico)), nonchè il relativo spread.
- a questo punto i meccanismi della democrazia vengono sovvertiti e gente legittimamente eletta (criminale quanto vi pare ma almeno eletta democraticamente) viene sostituita dal curatore fallimentare della Goldman Sachs (Monti); che cosa fa Monti per risolvere una crisi in cui l'export è sottoterra per via della scarsa competitività data dai differenti tassi di inflazione con i nostri concorrenti (Germania in primis) e la rigidità del cambio? ma ovviamente visto che la domanda esterna è bassa lui pensa bene di far arrivare sottoerra anche la domanda interna con politiche procicliche quindi l'austerity: aumento della pressione fiscale che costringe le aziende ad alzare i prezzi e/o abbassare i salari ed i lavoratori a smettere di acquistare per via dei salari bassi e/o i prezzi alti; inoltre taglia la spesa pubblica che va a finanziare l'economia (lo stato spende nei confronti di privati, quindi, in un modo o in un altro, i soldi che lo stato mette nella spesa primaria vanno a finanziare le aziende e la spesa dei consumatori; la spesa pubblica (primaria non quella per interessi) non è mai improduttiva a differenza di quel che ci raccontano oggi sui mass media, la spesa pubblica, in maniera più o meno efficace, va sempre a finanziare l'economia; quelli che oggi chiamano sprechi sono linfa per l'economia italiana). Dopo tutto questo, i dati ci dicono che l'economia crolla (e grazie al piffero) anzichè riprendersi come paventava (in mala fede) Monti.
- la disoccupazione esplode, il che fa calare ulteriormente la domanda interna (la curva di Phillips e il buon senso ci dicono che se aumenta la disoccupazione, i salari diminuiscono (legge della domanda e dell'offerta), quindi la gente ha meno soldi da spendere, quindi cala la domanda interna)
- a questo punto anche la Germania comincia a soffrire, perchè il suo export cala, il che era prevedibile visto che i loro principali mercati di sbocco sono nell'eurozona e, se metti in ginocchio chi compra le tue merci, non le compreranno più, banalmente perchè non hanno soldi da spendere
- oggi finalmente (dopo anni di negazionismo sui mass media nazionali) si comincia ad ammettere (il vice di Draghi per dirne uno) che il problema è stato il debito privato e non quello pubblico, che il problema sono stati i tassi di inflazione non convergenti in presenza del vincolo del cambio fisso (moneta unica); oggi è troppo tardi, il paese è in ginocchio e l'unica soluzione è liberarsi del vincolo del cambio (moneta unica), svalutare (per ridare linfa all'export, rendendo nuovamente convenienti le nostre merci), ripigliarci la sovranità monetaria buttata nel cesso nel 1981 (per poter finalmente fregarcene del debito pubblico, come fanno USA e Giappone) e spendere a deficit per creare posti di lavoro e rimettere in sesto la domanda interna (come ho detto la spesa pubblica primaria non è improduttiva ma sono soldi che, in un modo o in un altro, finiscono nelle tasche delle aziende e dei consumatori).