Debian & systemd: s'ha da fare?
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Re: Debian & systemd: s'ha da fare?
ok.. diciamo che arrivati a sto punto appena ho un po' di tempo sfrutto il lavoro fatto da un tizio su linuxquestion per provare una slackware con systemd e vediamo che succede.
comunque per par condicio leggero anche questo
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- Iper Master
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Re: Debian & systemd: s'ha da fare?
Ma perché si continuano a mettere in giro voci che è difficile da gestire?
Difficile rispetto a cosa? Upstart è molto più complicato.
Io con arch e systemd c'ho bazzicato per circa un anno - ovvero, finché ho avuto tempo e voglia di stare dietro ad archlinux: è stato sufficiente leggermi un wiki e qualche pagina del man per gestire il tutto senza problemi.
Ero riuscito a farmi pure un target, o runlevel, identico allo init 5 di slackware, per lanciare una sessione xbmc standalone.
Stessa cosa su arm: i log di systemd m'erano venuti in soccorso per una regola upower da asegnare al raspberry.
Le uniche critiche sensate, secondo me, riguardano l'invasività: fa troppe cose, ma alcune sono anche delle chicche. Come netctl per configurare le connessioni cablate e wirless in un paio di secondi e in modo robusto.
O il sistema di login, che rende quasi superflua l'assegnazione degli utenti ai gruppi per accedere alle periferiche audio, video, dispotivi di memorizzazione esterni, etc.
Poi si può anche impostare per utilizzarlo in modo compaatibile coi vecchi sistemi di avvio.
Insomma: secondo me, ribasisco, il problema è più per gli amministratori di sistema, che avranno un bel da fare. Ma son problemacci loro. D'altronde sono pure pagati per fare quel mestiere, o no?
Difficile rispetto a cosa? Upstart è molto più complicato.
Io con arch e systemd c'ho bazzicato per circa un anno - ovvero, finché ho avuto tempo e voglia di stare dietro ad archlinux: è stato sufficiente leggermi un wiki e qualche pagina del man per gestire il tutto senza problemi.
Ero riuscito a farmi pure un target, o runlevel, identico allo init 5 di slackware, per lanciare una sessione xbmc standalone.
Stessa cosa su arm: i log di systemd m'erano venuti in soccorso per una regola upower da asegnare al raspberry.
Le uniche critiche sensate, secondo me, riguardano l'invasività: fa troppe cose, ma alcune sono anche delle chicche. Come netctl per configurare le connessioni cablate e wirless in un paio di secondi e in modo robusto.
O il sistema di login, che rende quasi superflua l'assegnazione degli utenti ai gruppi per accedere alle periferiche audio, video, dispotivi di memorizzazione esterni, etc.
Poi si può anche impostare per utilizzarlo in modo compaatibile coi vecchi sistemi di avvio.
Insomma: secondo me, ribasisco, il problema è più per gli amministratori di sistema, che avranno un bel da fare. Ma son problemacci loro. D'altronde sono pure pagati per fare quel mestiere, o no?
- navajo
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Re: Debian & systemd: s'ha da fare?
Io penso che un eventuale fork Debian sia deleterio per tutta la comunità gnu e non solo per loro.
Quello che mi da fastidio è che RED HAT a spinge per systemD, e siccome è anche la maggior sostenitrice di Gnome, ha fatto in modo che Gnome mettesse fra le sue dipendenze systemD, ( lo richiede gdm).
E di solito, quando una multinazionale spinge per qualcosa, ha dietro degli obbiettivi. Speriamo che siano buoni anche per tutti.
Mi dispiace che un epserto e conoscitore del mondo Debian, come malasalapianta non ci segua più. Mi sarebbe piaciuto confrontarmi anche con lui.
Quello che mi da fastidio è che RED HAT a spinge per systemD, e siccome è anche la maggior sostenitrice di Gnome, ha fatto in modo che Gnome mettesse fra le sue dipendenze systemD, ( lo richiede gdm).
E di solito, quando una multinazionale spinge per qualcosa, ha dietro degli obbiettivi. Speriamo che siano buoni anche per tutti.
Mi dispiace che un epserto e conoscitore del mondo Debian, come malasalapianta non ci segua più. Mi sarebbe piaciuto confrontarmi anche con lui.
- brg
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Re: Debian & systemd: s'ha da fare?
La vicenda sta lasciando strascichi velenosi: Joey Hess, mantenitore del Debian installer, debhelper, alien ecc., e Colin Watson, membro della commissione tecnica di Debian, rassegnano le dimissioni dalle loro posizioni. Le ragioni sono apparentemente le decisioni di Ian Jackson di ricorrere di continuo al voto per scavalcare le decisioni delle squadre tecniche di Debian, in particolare in merito all'adozione di systemd, cosa che può mettere a rischio di forti ritardi i tempi di sviluppo e rilascio delle versioni stabili di Debian. In pratica sono stufi che problemi "politici" intralcino il lavoro tecnico e lo sviluppo del software. Tempi bui per Debian.
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Re: Debian & systemd: s'ha da fare?
A quanto ho capito, sembra che stiano rivotando.
E' un momento critico per Debian.
E' un momento critico per Debian.
Re: Debian & systemd: s'ha da fare?
Il problema è che serviva un rimpiazzo per consolekit, e systemd ce l'ha: logind.navajo ha scritto:Quello che mi da fastidio è che RED HAT a spinge per systemD, e siccome è anche la maggior sostenitrice di Gnome, ha fatto in modo che Gnome mettesse fra le sue dipendenze systemD, ( lo richiede gdm).
La questione non è tanto la politica di RH, quanto il fatto che systemd è un pezzo di software completamente monolitico, sebbene a Poettering piaccia prendere in giro la gente dicendo che è modulare perché ha tanti binari differenti.
Come se il numero di binari fosse direttamente proporziale al livello di modularità di un software.
Di conseguenza, l'adozione di logind comporta l'uso forzato di systemd, in quanto il primo richiede obbligatoriamente che il secondo sia in PID 1, con tutte le conseguenze del caso. Ovvero, l'adozione di journald e dei suoi "fantastici" log binari.
Il problema serio semmai è quanto ancora udev sarà indipendente in termini di interfacce da systemd.
Di logind e GNOME sinceramente frega poco. Le alternative ci sono, e considerando la piega che ha preso GNOME Shell non mi dispiace nemmeno andare a cercare altro.
- navajo
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Re: Debian & systemd: s'ha da fare?
beh.. su questo lato...
neanche a me dispiace.. 


- brg
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Re: Debian & systemd: s'ha da fare?
La modularità non esclude la monolicità: il kernel Linux è modulare e monolitico, X.org è modulare e monolitico. Essere modulare significa che modificare i singoli moduli non ha ripercussioni, entro i limiti del possibile, sugli altri, che il funzionamento dei singoli moduli non incide su quello degli altri ecc. Nel caso in questione c'è systemd e ci sono i moduli: i moduli dipendono tutti da systemd, ma sono più meno indipendenti tra loro, così come lo sono i moduli del kernel Linux.hashbang ha scritto: La questione non è tanto la politica di RH, quanto il fatto che systemd è un pezzo di software completamente monolitico, sebbene a Poettering piaccia prendere in giro la gente dicendo che è modulare perché ha tanti binari differenti.
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Re: Debian & systemd: s'ha da fare?
Tra l'altro il journal può essere spedito a syslogd, oltre che al buffer log del kernel. Quindi non necessariamente va usato il log binario di journald.
Scusate le eventuali imprecisioni "semantiche", ma secondo me stanno facendo un casino più grande di quello che la questione merita.
Ad ogni modo, qualunque sia la decisione, io di debian mi fido.
Scusate le eventuali imprecisioni "semantiche", ma secondo me stanno facendo un casino più grande di quello che la questione merita.
Ad ogni modo, qualunque sia la decisione, io di debian mi fido.
- brg
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Re: Debian & systemd: s'ha da fare?
Dopo Colin Watson anche Russ Albery rassegna le dimissioni da membro della Commissione Tecnica di Debian. Anche Tollef Fog Heen, uno dei manutentori del pacchetto di SystemD, rassegna le dimissioni dal suo ruolo tecnico.
- navajo
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Re: Debian & systemd: s'ha da fare?
ahia.
quale futuro??
ci sono figure alla loro altezza per sostiturli ?
quale futuro??
ci sono figure alla loro altezza per sostiturli ?
- brg
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Re: Debian & systemd: s'ha da fare?
Il dramma è arrivato alla sua fase conclusiva, la risoluzione presa dal voto è stata: "la General Resolution non è necessaria", cioè non si procederà a rivedere la politica decisa in precedenza di adottare SystemD. Ian Jackson ha rassegnato le sue dimissioni dalla commissione tecnica. Ora bisognerà vedere se ci saranno altri strascichi o se il tutto finisce qui.
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Re: Debian & systemd: s'ha da fare?
ci saranno https://devuan.org/brg ha scritto:Il dramma è arrivato alla sua fase conclusiva, la risoluzione presa dal voto è stata: "la General Resolution non è necessaria", cioè non si procederà a rivedere la politica decisa in precedenza di adottare SystemD. Ian Jackson ha rassegnato le sue dimissioni dalla commissione tecnica. Ora bisognerà vedere se ci saranno altri strascichi o se il tutto finisce qui.
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Re: Debian & systemd: s'ha da fare?
Vabbe, l'ennesima derivata di Debian. Il massimo che da questa vicenda - per certi versi pure ridicola, a partire dal nome - poteva scaturire.
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Re: Debian & systemd: s'ha da fare?
In realtà sistemi di init alternativi esistono: Ad esempio io uso senza problemi e con soddisfazione OpenRC.