Re: Aggiornare un programma
Inviato: mer 25 gen 2023, 18:41
La soluzione più semplice (se funziona) è quella indicata da Erio. Se ho capito bene, in sostanza si svincola Blender dalle librerie condivise (compresa tutta la piattaforma python) perché si appoggia a componenti interni. A quel punto Blender dovrebbe funzionare ad hoc senza sbattimento di cabasisi.
Lo slackbuild non dovrebbe dare problemi trattandosi dell'installazione di un pacchetto binario precompilato. Un po' come per gli slackbuild di LibreOffice: si può scegliere di installare i precompilati con lo slackbuild che in sostanza converte gli rpm della versione precompilata, oppure installare con lo slackbuild che esegue la compilazione dei sorgenti con tutto quello che comporta.
Prima di provare l'installazione di un sistema dedicato io proverei la soluzione di Erio. L'alternativa, quella di installare un sistema dedicato e compilare dai sorgenti, per quanto sia logica, richiede sicuramente molto più lavoro è non è scevra da possibili inconvenienti, almeno nel caso della Slackware: bisogna installare e aggiornare una current, installare tutte le dipendenze necessarie e opzionali da slackbuild e, cosa di non poco conto, personalizzare la current con l'installazione di una versione aggiornata di Python. A questo punto, però bisogna verificare se tutto il software necessario dipendente da Python è compatibile con versioni 3.10 o successive, a iniziare dai moduli python rilasciati con la current: questi vanno sicuramente ricompilati perché i pacchetti di Slackware sono ovviamente basati su Python 3.9.
Insomma, alla fine è probabile che si arrivi alla soluzione, ma la domanda è se il gioco vale la candela: riconfigurare un sistema personalizzando l'impianto delle librerie condivise e tutto in funzione di una piattaforma prioritaria richiede un bell'impegno e questo è giustificabile solo se si fa un uso quotidiano (o frequente) e avanzato di quella piattaforma, considerando anche due inconvenienti con cui convivere: il primo è quello di correre il rischio di dover ogni volta ricompilare un certo numero di pacchetti ad ogni aggiornamento della current, il secondo è quello di dover procedere a frequenti reboot del sistema ogni volta che si vuole fare lo switch tra il sistema dedicato e il sistema "ordinario". A meno che non voglia installare questo sistema dedicato in una macchina virtuale, con tutto quel che ne consegue in termini di prestazioni del sistema (RAM, processore e scheda grafica).
Lo slackbuild non dovrebbe dare problemi trattandosi dell'installazione di un pacchetto binario precompilato. Un po' come per gli slackbuild di LibreOffice: si può scegliere di installare i precompilati con lo slackbuild che in sostanza converte gli rpm della versione precompilata, oppure installare con lo slackbuild che esegue la compilazione dei sorgenti con tutto quello che comporta.
Prima di provare l'installazione di un sistema dedicato io proverei la soluzione di Erio. L'alternativa, quella di installare un sistema dedicato e compilare dai sorgenti, per quanto sia logica, richiede sicuramente molto più lavoro è non è scevra da possibili inconvenienti, almeno nel caso della Slackware: bisogna installare e aggiornare una current, installare tutte le dipendenze necessarie e opzionali da slackbuild e, cosa di non poco conto, personalizzare la current con l'installazione di una versione aggiornata di Python. A questo punto, però bisogna verificare se tutto il software necessario dipendente da Python è compatibile con versioni 3.10 o successive, a iniziare dai moduli python rilasciati con la current: questi vanno sicuramente ricompilati perché i pacchetti di Slackware sono ovviamente basati su Python 3.9.
Insomma, alla fine è probabile che si arrivi alla soluzione, ma la domanda è se il gioco vale la candela: riconfigurare un sistema personalizzando l'impianto delle librerie condivise e tutto in funzione di una piattaforma prioritaria richiede un bell'impegno e questo è giustificabile solo se si fa un uso quotidiano (o frequente) e avanzato di quella piattaforma, considerando anche due inconvenienti con cui convivere: il primo è quello di correre il rischio di dover ogni volta ricompilare un certo numero di pacchetti ad ogni aggiornamento della current, il secondo è quello di dover procedere a frequenti reboot del sistema ogni volta che si vuole fare lo switch tra il sistema dedicato e il sistema "ordinario". A meno che non voglia installare questo sistema dedicato in una macchina virtuale, con tutto quel che ne consegue in termini di prestazioni del sistema (RAM, processore e scheda grafica).