Facoltà universitaria: Informatica o Scienze di Internet?

Area di discussione libera.

Moderatore: Staff

Regole del forum
1) Rispettare le idee altrui.
2) Evitare le offese dirette.
3) Leggere attentamente le risposte ricevute
4) Scrivere i messaggi con il colore di default, evitare altri colori.
5) Scrivere in Italiano o in Inglese, se possibile grammaticalmente corretto, evitate stili di scrittura poco chiari, quindi nessuna abbreviazione tipo telegramma o scrittura stile SMS o CHAT.
6) Appena registrati è consigliato presentarsi nel forum dedicato.

La non osservanza delle regole porta a provvedimenti di vari tipo da parte dello staff, in particolare la non osservanza della regola 5 porta alla cancellazione del post e alla segnalazione dell'utente. In caso di recidività l'utente rischia il ban temporaneo.
Avatar utente
alex.franci
Linux 2.x
Linux 2.x
Messaggi: 380
Iscritto il: mer 26 lug 2006, 10:26
Località: Bologna
Contatta:

Messaggio da alex.franci »

elettronicha ha scritto:Essere iscritti all'albo degli ingegneri, che lo si sia oppure no, non significa introiti elevati. Non vedo tutto questo entusiasmo...
No, infatti. Però è un punto in più nel Curriculum scrivere Ing. prima del nome.

Avatar utente
Paoletta
Staff
Staff
Messaggi: 3975
Iscritto il: lun 25 apr 2005, 0:00
Slackware: 14.2 - 64 bit
Desktop: fluxbox
Località: Varese

Messaggio da Paoletta »

elettronicha ha scritto:Essere iscritti all'albo degli ingegneri, che lo si sia oppure no, non significa introiti elevati. Non vedo tutto questo entusiasmo...
esatto, non è mica l'albo dei notai (in cui ho sentito che se entri ogni mese per due anni hai diritto a 2500 euro da parte della cassa dei notai)

Avatar utente
DaD
Linux 2.x
Linux 2.x
Messaggi: 371
Iscritto il: mer 7 feb 2007, 18:19
Nome Cognome: Antonio Barra
Slackware: 13
Kernel: 3.0
Desktop: KDE 4
Distribuzione: Mac OS X
Contatta:

Messaggio da DaD »

Paoletta ha scritto:
elettronicha ha scritto:Essere iscritti all'albo degli ingegneri, che lo si sia oppure no, non significa introiti elevati. Non vedo tutto questo entusiasmo...
esatto, non è mica l'albo dei notai (in cui ho sentito che se entri ogni mese per due anni hai diritto a 2500 euro da parte della cassa dei notai)
Ok ho cambiato idea voglio fare il notaio .

Avatar utente
elettronicha
Master
Master
Messaggi: 1712
Iscritto il: mer 13 apr 2005, 0:00
Località: Torino
Contatta:

Messaggio da elettronicha »

alex.franci ha scritto:No, infatti. Però è un punto in più nel Curriculum scrivere Ing. prima del nome.
mah...

Avatar utente
cymon
Linux 2.x
Linux 2.x
Messaggi: 430
Iscritto il: ven 5 gen 2007, 1:40
Slackware: 13.1
Kernel: 2.6.33.4-smp
Desktop: Fluxbox
Località: Milano
Contatta:

Messaggio da cymon »

Al di là di quotare in toto masalapianta Io ho fatto ingegneria informatica e mi è andata benissimo così. Ottieni una visione ampia dell'ambiente in cui vai a lavorare e acquisisci soprattutto una forma mentis di un certo tipo con cui affrontare i problemi.
Certo, se la guardi con l'occhio industriale con cui si guarda oggi l'università (sfortunatamente), la mia ingegneria (ordinamento '95, il "vecchio" attuale) può sembrare un po' vacua: poca programmazione, poco addestramento sul campo, poche nozioni operative, tanta teoria, tanta matematica, tanta filosofia. Poi però ti accorgi che per imparare un linguaggio ti basta un manuale e un po' di pazienza, per capire uno schema, un'architettura, un ragionamento, invece, ci vogliono delle basi.... diciamo che ingegneria dà un bagaglio di strumenti non indifferente in quel senso, poi naturalmente il "buon" informatico è determinato anche dalla curiosità e dalla passione della persona... nessuno ti insegnerà la specifica XML del W3C e se lo farà te studierai giusto per passare l'esame, ma se magari te la leggi per piacere e la capisci domani saprai come è un XML ben formato e quando te lo chiederanno non avrai problemi.
Personalmente ho sempre malvisto i corsi di informatica non ingegneria, ma quello è un retaggio da ingegnere che per partito preso arriva a disprezzare le altre razze :badgrin: però un corso universitario è comunque utile per fare un buon sistemista, proprio perché ti da una conoscenza organica dell'informatica... non si esce da problemi grossi semplicemente dopo aver raccattato in giro informazioni utili in questa o quella situazione particolare a mio parere... anche se acquisire quotidianamente informazioni rimane fondamentale.

Avatar utente
absinthe
Iper Master
Iper Master
Messaggi: 2354
Iscritto il: dom 15 mag 2005, 0:00
Nome Cognome: Matteo Nunziati
Slackware: 12.1 - defunct
Kernel: 2.6.32-5-amd64
Desktop: gnome
Distribuzione: debian squeeze
Località: Prato
Contatta:

Messaggio da absinthe »

alex.franci ha scritto:
absinthe ha scritto:
alex.franci ha scritto: guarda che ti puoi iscrivere all'albo degli ingegneri anche se hai fatto informatica
no. puoi iscriverti all'albo solo se hai una laurea in ingegneria e superi l'esame di stato.

M
ehm...no. mi dispiace contraddirti.

http://punto-informatico.it/p.aspx?i=1454676
maccheccaz! allora io voglio iscrivermi all'albo dei termotecnici! :-/ ma cavolo di articolo eh? facciamo l'albo dei tecnici competenti in informatica o quello che volete ma un ing è un ing un notaio (tacci sua :P) è un notaio un informatico è un informatico... non mescoliamo i ruoli "definiamoli" per quello che sono!!! uno è ing se ha fatto la facoltà di ingegneria e ha superato l'apposito esame di stato. uno è notaio se ha fatto l'analogo. che poi uno sia competente nel settore informatico è un'altra storia... ma bada te che casini!

boh...

ciò detto, credo che il modo peggiore di guadagnare (onestamente) sia iscriversi all'albo deglic ing. e prendere partita iva! :)

M

Avatar utente
alex.franci
Linux 2.x
Linux 2.x
Messaggi: 380
Iscritto il: mer 26 lug 2006, 10:26
Località: Bologna
Contatta:

Messaggio da alex.franci »

absinthe ha scritto:
alex.franci ha scritto:
absinthe ha scritto: no. puoi iscriverti all'albo solo se hai una laurea in ingegneria e superi l'esame di stato.

M
ehm...no. mi dispiace contraddirti.

http://punto-informatico.it/p.aspx?i=1454676
maccheccaz! allora io voglio iscrivermi all'albo dei termotecnici! :-/ ma cavolo di articolo eh? facciamo l'albo dei tecnici competenti in informatica o quello che volete ma un ing è un ing un notaio (tacci sua :P) è un notaio un informatico è un informatico... non mescoliamo i ruoli "definiamoli" per quello che sono!!! uno è ing se ha fatto la facoltà di ingegneria e ha superato l'apposito esame di stato. uno è notaio se ha fatto l'analogo. che poi uno sia competente nel settore informatico è un'altra storia... ma bada te che casini!

boh...

ciò detto, credo che il modo peggiore di guadagnare (onestamente) sia iscriversi all'albo deglic ing. e prendere partita iva! :)

M
è qui che ti sbagli eh :) per lo stato italiano sei un Ingegnere, proprio come se tu avessi fatto ingegneria.

Avatar utente
Paoletta
Staff
Staff
Messaggi: 3975
Iscritto il: lun 25 apr 2005, 0:00
Slackware: 14.2 - 64 bit
Desktop: fluxbox
Località: Varese

Messaggio da Paoletta »

Certo, se la guardi con l'occhio industriale con cui si guarda oggi l'università (sfortunatamente), la mia ingegneria (ordinamento '95, il "vecchio" attuale) può sembrare un po' vacua: poca programmazione, poco addestramento sul campo, poche nozioni operative, tanta teoria, tanta matematica, tanta filosofia. Poi però ti accorgi che per imparare un linguaggio ti basta un manuale e un po' di pazienza, per capire uno schema, un'architettura, un ragionamento, invece, ci vogliono delle basi...
anche la "vecchia" informatica dava molta più importanza ai modelli teorici che all'addestramento sul campo; addirittura a Milano a scienze dell'informazione c'era un unico esame di programmazione, il resto era solo ed esclusivamente matematica; ora invece si è passati all'estremo opposto grazie al fantastico 3+2 che per quanto ne so nacque proprio al politecnico di Milano in modo da poter sfornare laureati in meno tempo.

Il risultato è una decadenza generale della qualità dei laureati; ma se questi geniacci del poli di Milano ritenevano di sfornare pochi laureati potevano tenersi questa bellissima riforma solo per loro! se ne incontro uno di questi asini raglianti che hanno pensato questa riforma lo strozzo perchè mi ritengo una vittima del 3+2 in quanto la mia preparazione non è paragonabile a quella di uno del vecchio ordinamento.

Senza contare che il mercato del lavoro italiano ricerca molti più operai che laureati perchè siamo un paese che non innova tecnologicamente. Che bisogno c'era allora di sfornare laureati di bassa qualità a tutto spiano dato che c'è poca domanda?

Avatar utente
Luci0
Staff
Staff
Messaggi: 3591
Iscritto il: lun 27 giu 2005, 0:00
Nome Cognome: Gabriele Santanché
Slackware: 12.2 14.0
Kernel: 2.6.27.46- gen 3.2.29
Desktop: KDE 3.5.10 Xfce
Località: Forte dei Marmi
Contatta:

Messaggio da Luci0 »

Così siamo più europei ...

Avatar utente
Paoletta
Staff
Staff
Messaggi: 3975
Iscritto il: lun 25 apr 2005, 0:00
Slackware: 14.2 - 64 bit
Desktop: fluxbox
Località: Varese

Messaggio da Paoletta »

Luci0 ha scritto:Così siamo più europei ...
buahahahahaha!!!! :evil:

polmol
Linux 0.x
Linux 0.x
Messaggi: 51
Iscritto il: gio 9 mar 2006, 11:42
Località: Roma/Cassino
Contatta:

Messaggio da polmol »

Io dico la mia sui vari argomenti toccati in questo thread.

Iscriviti a Informatica e lascia stare i vari corsi di laurea che sono spuntati ora, anche perchè dal 2008/2009 l'università verrà stravolta dalla nuova riforma approvata dall'attuale ministro...e vai...avremo il vecchio ordinameno il vecchio/nuovo ordinamento e il nuovo ordinamento....bah.....
Per esperienza personale posso dire che Informatica non è più semplice di ingegneria .....insegna semplicemente un approccio diverso, meno tecnico-pratico, molto più teorico.....per chi urla che a ingegneria si fa più matematica...ricordatevi che Informatica fa parte della facoltà di scienze matemetiche, fisiche e naturali.....non so se rendo l'idea....poi che l'attuale triennale faccia schifo è un'altra cosa....ma il programma di studi nei 5 anni è complesso....anche matematicamente parlando.....quello che vorrei farvi capire è che ingegneria informatica e informatica non sono la stessa cosa....

Riguardo la questione dell'iscrizione all'albo degli ingegneri....beh...si anche i laureati in informatica possono iscriversi.....e meno male!!!!
L'albo degli ingegneri informatici non può rimanere una cosa d'elitè......solo un ingegnere informatico può firmare un progetto software?Un informatico non ne è capace?......io quando firmai la petizione ero per la costruzione di un albo degli informatici ( misto fra informatici e ingegneri).....e invece, come al solito, il paese della burocrazia inutile ha stabilito delle regole di accesso per l'albo degli ingegneri ( tramite le classi di laurea )......bah...

Eurialo
Linux 1.x
Linux 1.x
Messaggi: 199
Iscritto il: ven 9 dic 2005, 15:44
Località: Caltanissetta
Contatta:

Messaggio da Eurialo »

Paoletta ha scritto:
Certo, se la guardi con l'occhio industriale con cui si guarda oggi l'università (sfortunatamente), la mia ingegneria (ordinamento '95, il "vecchio" attuale) può sembrare un po' vacua: poca programmazione, poco addestramento sul campo, poche nozioni operative, tanta teoria, tanta matematica, tanta filosofia. Poi però ti accorgi che per imparare un linguaggio ti basta un manuale e un po' di pazienza, per capire uno schema, un'architettura, un ragionamento, invece, ci vogliono delle basi...
anche la "vecchia" informatica dava molta più importanza ai modelli teorici che all'addestramento sul campo; addirittura a Milano a scienze dell'informazione c'era un unico esame di programmazione, il resto era solo ed esclusivamente matematica; ora invece si è passati all'estremo opposto grazie al fantastico 3+2 che per quanto ne so nacque proprio al politecnico di Milano in modo da poter sfornare laureati in meno tempo.

Il risultato è una decadenza generale della qualità dei laureati; ma se questi geniacci del poli di Milano ritenevano di sfornare pochi laureati potevano tenersi questa bellissima riforma solo per loro! se ne incontro uno di questi asini raglianti che hanno pensato questa riforma lo strozzo perchè mi ritengo una vittima del 3+2 in quanto la mia preparazione non è paragonabile a quella di uno del vecchio ordinamento.

Senza contare che il mercato del lavoro italiano ricerca molti più operai che laureati perchè siamo un paese che non innova tecnologicamente. Che bisogno c'era allora di sfornare laureati di bassa qualità a tutto spiano dato che c'è poca domanda?

Una volta informatica era una branca di matematica... mi raccontano colleghi di informatica che una volta a "Programmazione 1" facevano Haskell... ora fanno "GIAVA"! Una volta informatica non era piena di periti industriali (indirizzo "sistemi") o ragionieri (indirizzo informatico)... una volta informatica era una scienza, ora è tecnica. Una volta informatica non mirava a formare soltanto il programmatore sottopagato per scrivere un gestionale, ma anche lo studioso di computabilità, complessità e tante altre belle cose. Informatica ha avuto uno strano cambiamento negli ultimi anni (almeno nella realtà che è più vicina a me)... è come se ad ingegneria meccanica smettessero di insegnare come funziona un motore e cosa ti serve per progettarne uno tuo ed iniziassero a spiegarti come si assembla col cacciavite, perchè l'università è finanziata dalla ConfOfficine a cui servono tanti meccanici da pagare poco. Se uno vuole fare il "meccanico", si iscriva pure in informatica... altrimenti la scelta migliore è e resta matematica!

sir_alex
Linux 3.x
Linux 3.x
Messaggi: 735
Iscritto il: lun 21 mar 2005, 0:00
Kernel: 2.6.35-22
Desktop: KDE4
Distribuzione: Ubuntu
Località: Milano - Corbola (RO)
Contatta:

Messaggio da sir_alex »

Eurialo ha scritto:
Paoletta ha scritto:
Certo, se la guardi con l'occhio industriale con cui si guarda oggi l'università (sfortunatamente), la mia ingegneria (ordinamento '95, il "vecchio" attuale) può sembrare un po' vacua: poca programmazione, poco addestramento sul campo, poche nozioni operative, tanta teoria, tanta matematica, tanta filosofia. Poi però ti accorgi che per imparare un linguaggio ti basta un manuale e un po' di pazienza, per capire uno schema, un'architettura, un ragionamento, invece, ci vogliono delle basi...
anche la "vecchia" informatica dava molta più importanza ai modelli teorici che all'addestramento sul campo; addirittura a Milano a scienze dell'informazione c'era un unico esame di programmazione, il resto era solo ed esclusivamente matematica; ora invece si è passati all'estremo opposto grazie al fantastico 3+2 che per quanto ne so nacque proprio al politecnico di Milano in modo da poter sfornare laureati in meno tempo.

Il risultato è una decadenza generale della qualità dei laureati; ma se questi geniacci del poli di Milano ritenevano di sfornare pochi laureati potevano tenersi questa bellissima riforma solo per loro! se ne incontro uno di questi asini raglianti che hanno pensato questa riforma lo strozzo perchè mi ritengo una vittima del 3+2 in quanto la mia preparazione non è paragonabile a quella di uno del vecchio ordinamento.

Senza contare che il mercato del lavoro italiano ricerca molti più operai che laureati perchè siamo un paese che non innova tecnologicamente. Che bisogno c'era allora di sfornare laureati di bassa qualità a tutto spiano dato che c'è poca domanda?

Una volta informatica era una branca di matematica... mi raccontano colleghi di informatica che una volta a "Programmazione 1" facevano Haskell... ora fanno "GIAVA"! Una volta informatica non era piena di periti industriali (indirizzo "sistemi") o ragionieri (indirizzo informatico)... una volta informatica era una scienza, ora è tecnica. Una volta informatica non mirava a formare soltanto il programmatore sottopagato per scrivere un gestionale, ma anche lo studioso di computabilità, complessità e tante altre belle cose. Informatica ha avuto uno strano cambiamento negli ultimi anni (almeno nella realtà che è più vicina a me)... è come se ad ingegneria meccanica smettessero di insegnare come funziona un motore e cosa ti serve per progettarne uno tuo ed iniziassero a spiegarti come si assembla col cacciavite, perchè l'università è finanziata dalla ConfOfficine a cui servono tanti meccanici da pagare poco. Se uno vuole fare il "meccanico", si iscriva pure in informatica... altrimenti la scelta migliore è e resta matematica!
Bè qui stiamo uscendo un po' dal seminato... uno può anche fare lettere e poi studiarsi informatica! Gli mancherà qualche base di logica ma dipende cosa vuol fare poi... comunque sì, sostanzialmente è diverso l'approccio in ingegneria, si lavora molto e si insiste sul modellizzare... e comunque sì, sarebbe giusto che un progetto venisse firmato da un ingegnere. Un informatico e basta no, altrimenti faceva ingegneria! Altrimenti è inutile tenere separate le 2 cose se alla fine producono un prodotto identico! Perdonate i giochi di parole... ;)

Avatar utente
Paoletta
Staff
Staff
Messaggi: 3975
Iscritto il: lun 25 apr 2005, 0:00
Slackware: 14.2 - 64 bit
Desktop: fluxbox
Località: Varese

Messaggio da Paoletta »

Eurialo ha scritto:Una volta informatica era una branca di matematica... mi raccontano colleghi di informatica che una volta a "Programmazione 1" facevano Haskell... ora fanno "GIAVA"! Una volta informatica non era piena di periti industriali (indirizzo "sistemi") o ragionieri (indirizzo informatico)... una volta informatica era una scienza, ora è tecnica. Una volta informatica non mirava a formare soltanto il programmatore sottopagato per scrivere un gestionale, ma anche lo studioso di computabilità, complessità e tante altre belle cose. Informatica ha avuto uno strano cambiamento negli ultimi anni (almeno nella realtà che è più vicina a me)... è come se ad ingegneria meccanica smettessero di insegnare come funziona un motore e cosa ti serve per progettarne uno tuo ed iniziassero a spiegarti come si assembla col cacciavite, perchè l'università è finanziata dalla ConfOfficine a cui servono tanti meccanici da pagare poco. Se uno vuole fare il "meccanico", si iscriva pure in informatica... altrimenti la scelta migliore è e resta matematica!
una volta l'Italia era una potenza industriale e aveva l'Olivetti, l'Italtel ed industrie del genere; una volta i computers (come la "perottina") vedevano la luce a Ivrea e non in California; una volta eravamo una potenza industriale degna di questo nome e non il paesucolo del centrafrica (senza offesa) che siamo adesso.

Poi arrivarono i "capitani coraggiosi", gli speculatori buoni solo per sè stessi e a nessuno importava nulla se veniva venduto o ceduto tutto. Ci accontentammo di produrre tondini di ferro o lamierini magnetici anzichè computers, farmaci, automobili di buon livello, perchè le grandi imprese o erano state fatte fallire (vero, Ingegnere?) o vivevan di sovvenzioni statali (vero, Avvocato?) ...finchè ora è arrivata la cina che fa le stesse cose a un prezzo 20 volte inferiore al nostro. E ora che facciamo?

Avatar utente
Ph1l
Linux 2.x
Linux 2.x
Messaggi: 232
Iscritto il: gio 4 gen 2007, 13:55
Slackware: 12.0
Località: Acerra (NA)
Contatta:

Messaggio da Ph1l »

Paoletta ha scritto:E ora che facciamo?
Investiamo sulla "qualità"... Di cosa, non ci è dato comprenderlo, ma in effetti fa figo dirlo :p

la qualità era altro, e l'hai espresso tu benissimo nel post qui sopra ;)

Rispondi