la strada del sistemista linux/unix
Moderatore: Staff
Regole del forum
1) Rispettare le idee altrui.
2) Evitare le offese dirette.
3) Leggere attentamente le risposte ricevute
4) Scrivere i messaggi con il colore di default, evitare altri colori.
5) Scrivere in Italiano o in Inglese, se possibile grammaticalmente corretto, evitate stili di scrittura poco chiari, quindi nessuna abbreviazione tipo telegramma o scrittura stile SMS o CHAT.
6) Appena registrati è consigliato presentarsi nel forum dedicato.
La non osservanza delle regole porta a provvedimenti di vari tipo da parte dello staff, in particolare la non osservanza della regola 5 porta alla cancellazione del post e alla segnalazione dell'utente. In caso di recidività l'utente rischia il ban temporaneo.
1) Rispettare le idee altrui.
2) Evitare le offese dirette.
3) Leggere attentamente le risposte ricevute
4) Scrivere i messaggi con il colore di default, evitare altri colori.
5) Scrivere in Italiano o in Inglese, se possibile grammaticalmente corretto, evitate stili di scrittura poco chiari, quindi nessuna abbreviazione tipo telegramma o scrittura stile SMS o CHAT.
6) Appena registrati è consigliato presentarsi nel forum dedicato.
La non osservanza delle regole porta a provvedimenti di vari tipo da parte dello staff, in particolare la non osservanza della regola 5 porta alla cancellazione del post e alla segnalazione dell'utente. In caso di recidività l'utente rischia il ban temporaneo.
-
- Linux 0.x
- Messaggi: 30
- Iscritto il: gio 17 feb 2011, 21:33
- Slackware: 13.37_x64
- Kernel: 2.6.*
- Desktop: KDE
- Distribuzione: Debian
- Località: Torino
Re: la strada del sistemista linux/unix
Embè... se la situazione è così tragica come la descrivete mi sta passando la voglia di intraprendere questo percorso
Che posso dire, mi avete illuminato su un argomento che conosco appena, ora vedrò di tirare le somme e decidere che fare...
Per quanto riguarda invece il discorso relativo a programmazione etc, sempre qua in italia, si è messi meglio?
Intendo proprio la figura che si mette davanti a una macchina e comincia a scrivere; le varie software house assumono a "condizioni di lavoro" e stipendio accettabili? C'è qualcuno che lavora in questo campo?
Inoltre volevo farvi una domanda: un'altro settore che mi interessa molto (ma che, come gli altri, conosco appena) è quello riguardante la sicurezza informatica; ho visto che esistono corsi su questi argomenti organizzati da aziene specializzate del campo.
Anche in questo caso son soldi buttati al vento, o possono essere utili?
Grazie davvero a tutti!
Che posso dire, mi avete illuminato su un argomento che conosco appena, ora vedrò di tirare le somme e decidere che fare...
Per quanto riguarda invece il discorso relativo a programmazione etc, sempre qua in italia, si è messi meglio?
Intendo proprio la figura che si mette davanti a una macchina e comincia a scrivere; le varie software house assumono a "condizioni di lavoro" e stipendio accettabili? C'è qualcuno che lavora in questo campo?
Inoltre volevo farvi una domanda: un'altro settore che mi interessa molto (ma che, come gli altri, conosco appena) è quello riguardante la sicurezza informatica; ho visto che esistono corsi su questi argomenti organizzati da aziene specializzate del campo.
Anche in questo caso son soldi buttati al vento, o possono essere utili?
Grazie davvero a tutti!
-
- Packager
- Messaggi: 2021
- Iscritto il: ven 4 giu 2010, 10:27
- Nome Cognome: Luca De Pandis
- Distribuzione: macOS/OpenBSD
- Località: Lecce/Bergamo
Re: la strada del sistemista linux/unix
Al di là, delle importanti esperienze riportate da gente del settore come kobaiachi, krisis e masalapianta (in un altro thread), io credo che se tu abbia la voglia di intraprendere questo cammino, debba farlo. È utile sentire i consigli di chi ci è già passato, però credo che vivere sulla base delle esperienze altrui è IMHO stupido.doom ha scritto:Embè... se la situazione è così tragica come la descrivete mi sta passando la voglia di intraprendere questo percorso
Io ad esempio ho scelto di intraprendere un percorso universitario per poter lavorare in ambito informatico. Potrei seguire il consiglio di krisis e fare il notaio, guadagnando anche abbastanza soldini da permettermi ville con piscine, eppure preferisco essere pagato meno, ma lavorare nel mondo IT. Eh lo so, so 'na capa tosta. Magari leggendo questo post, molti diranno: questo è proprio un fesso. Però io la vedo così.
L'importante è che tu decida sulla base di ciò che TU vuoi fare.doom ha scritto:Che posso dire, mi avete illuminato su un argomento che conosco appena, ora vedrò di tirare le somme e decidere che fare...
- EmaDaCuz
- Linux 3.x
- Messaggi: 877
- Iscritto il: sab 28 gen 2006, 15:47
- Slackware: 12.0 - ma a Trieste
- Kernel: 2.6.25
- Desktop: Fluxbox
- Distribuzione: Debian e Arch
- Località: Nijmegen, NL
- Contatta:
Re: la strada del sistemista linux/unix
Io non dico che sei un fesso, anzi apprezzo la tua cocciutaggine. Ma devi pensare che hai davanti a te circa 50 anni di lavoro. Mi auguro che questo tuo entusiasmo rimanga inalterato per tutta la tua carriera, ma credimi cheatomix600 ha scritto: eppure preferisco essere pagato meno, ma lavorare nel mondo IT. Eh lo so, so 'na capa tosta. Magari leggendo questo post, molti diranno: questo è proprio un fesso. Però io la vedo così.
- lavorare e' un'altra cosa e le incavolature e le delusioni sono molto piu' frequenti delle soddisfazioni;
- saro' materialista, ma i soldi fanno la felicita'. Anche se faccio un lavoro poco appagante, arrivo a casa e posso permettermi un passatempo, uno sfogo. Ma se per fare il lavoro che (in teoria) mi piace vengo sottopagato, mi prendo incazzature ogni sera e in piu' non ho nemmeno i soldi per sfogarmi andando a prendere una pizza con gli amici allora non ci sto.
Per il resto, buona fortuna
Re: la strada del sistemista linux/unix
questa è la cruda veritài soldi fanno la felicita'
Fai quello che ti rende economicamente di piu e che ti da meno incazzature possibili .
Il sistemista, o il network engineer nel mio caso, non offrono spesso questo tipo compromessi.
Alle gioie della vita pensarai quando libero dal lavoro e pieno di soldi potrai permetterti di tutto e di piu .
Al limite apriti una azienda informatica che rivende personale...........
- Paoletta
- Staff
- Messaggi: 3975
- Iscritto il: lun 25 apr 2005, 0:00
- Slackware: 14.2 - 64 bit
- Desktop: fluxbox
- Località: Varese
Re: la strada del sistemista linux/unix
Questa e' la strada giusta (purtroppo)!kobaiachi ha scritto:Al limite apriti una azienda informatica che rivende personale...........i soldi fanno la felicita'
- puzuma
- Linux 2.x
- Messaggi: 482
- Iscritto il: mar 4 lug 2006, 17:14
- Nome Cognome: Stefano Salvador
- Slackware: current
- Kernel: 2.6.32.2
- Desktop: KDE 4.4.0
- Località: Udine
- Contatta:
Re: la strada del sistemista linux/unix
questo thread mi ha messo una tristezza infinita
Al contrario di molti non credo che i soldi diano la felicità. Anzi, se ti poni solo questo come obiettivo rischi di rosicarti il fegato a vita, infatti ti ritrovarei ad accettare compromessi che a lungo andare diventano un peso. Per cosa poi ? l'Ipad nuovo, Sky, le serate fuori ?
IMHO studiare materie tecniche, in Italia come altrove, è sempre la scelta giusta, se poi è anche una tua passione e pensi di avere un po' di talento non pensarti neanche: vai, studia, impegnati, segui la tua strada e vedrai che sarai felice. Chi ti dice di rinunciare ai tuoi sogni già a vent'anni secondo me sono la causa del fatto che le cose vanno male in Italia.
Personalmente ho studiato Fisica perché mi piaceva al di là di ogni cosa, mi sono laureato bene e alla svelta, dopo la laurea, come molti miei compagni di studi, ho rispolverato la passione dell'informatica e ho sempre lavorato. Non guadagno 2000 euri al mese ma penso di fare bene il mio lavoro di programmatore (il che vuol dire spesso mettere da parte la propria presunzione e trovare il modo di farsi capire dai superiori), ho abbastanza per vivere dignitosamente e mantenere la mia famiglia, personalmente sono felice e non mi serve altro.
Note a margine:
- se gli idealisti sono spariti anche dai forum dedicati all'open source siamo messi proprio male.
- per mantenermi agli studi ho lavorato nei campi per 7 estati, fidati: meglio il sistemista
Al contrario di molti non credo che i soldi diano la felicità. Anzi, se ti poni solo questo come obiettivo rischi di rosicarti il fegato a vita, infatti ti ritrovarei ad accettare compromessi che a lungo andare diventano un peso. Per cosa poi ? l'Ipad nuovo, Sky, le serate fuori ?
IMHO studiare materie tecniche, in Italia come altrove, è sempre la scelta giusta, se poi è anche una tua passione e pensi di avere un po' di talento non pensarti neanche: vai, studia, impegnati, segui la tua strada e vedrai che sarai felice. Chi ti dice di rinunciare ai tuoi sogni già a vent'anni secondo me sono la causa del fatto che le cose vanno male in Italia.
Personalmente ho studiato Fisica perché mi piaceva al di là di ogni cosa, mi sono laureato bene e alla svelta, dopo la laurea, come molti miei compagni di studi, ho rispolverato la passione dell'informatica e ho sempre lavorato. Non guadagno 2000 euri al mese ma penso di fare bene il mio lavoro di programmatore (il che vuol dire spesso mettere da parte la propria presunzione e trovare il modo di farsi capire dai superiori), ho abbastanza per vivere dignitosamente e mantenere la mia famiglia, personalmente sono felice e non mi serve altro.
Note a margine:
- se gli idealisti sono spariti anche dai forum dedicati all'open source siamo messi proprio male.
- per mantenermi agli studi ho lavorato nei campi per 7 estati, fidati: meglio il sistemista
The quiet ones are the ones who change the world. The loud ones only take the credit.
- Paoletta
- Staff
- Messaggi: 3975
- Iscritto il: lun 25 apr 2005, 0:00
- Slackware: 14.2 - 64 bit
- Desktop: fluxbox
- Località: Varese
Re: la strada del sistemista linux/unix
Per carita', in fin dei conti e' bello essere idealisti! Ma secondo me e' anche onesto evitare facili illusioni a una persona con meno esperienza. Il reale problema e' che, in Italia, il lavoro intellettuale e' totalmente deprezzato, e non solo nel nostro ambito. Ci sono stati decenni in cui bastava avere un diploma e ottenevi subito un posto ben retribuito a tempo indeterminato, e anni come quelli di oggi, in cui non basta una laurea con il massimo dei voti per ottenere un lavoro precario. Le cause sono molte, una delle tante e' che noi, come generazione, subiremo gli errori di quelle che ci hanno preceduto: una volta, se si lavorava nel settore pubblico, si poteva andare in pensione con 18 anni di lavoro...chi paga questi errori? Noi. Una volta i contratti di lavoro erano estremante garantisti, e non si veniva licenziati nemmeno se non si faceva nulla. Le aziende, ovviamente, devono tutelarsi...solo che si tutelano sulla pelle dei giovani, che lavorano con contratti precari ed uno stipendio risibile. I nostri genitori (o meglio, quelli che tra loro hanno potuto diplomarsi/laurearsi) hanno vissuto in un mondo del lavoro paradisiaco, ma la loro e' stata una vittoria di Pirro, perche' non e' bello mantenere i figli fino a 30 anni e oltre. Un altro fattore che rende difficile la carriera in ambito tecnologico e' che l'Italia, nel corso dei decenni, ha perso molto terreno in ambito industriale e oggi, a parte poche realta' di nicchia (es. Finmeccanica), non ci sono molte realta' che necessitano di ingegneri/tecnici, per cui anche il valore di questo tipo di percorso e' andato diminuendo (legge domanda/offerta).puzuma ha scritto: - se gli idealisti sono spariti anche dai forum dedicati all'open source siamo messi proprio male.
Chi parla di estero tenga comunque in considerazione che spesso si da' precedenza agli autoctoni.
Tirando le somme, chi vuole intraprendere una carriera del genere lo faccia pure, ma deve essere consapevole che la laurea e' solo l'inizio di una lunga battaglia (e non un punto di arrivo per "sedersi", come per i nostri genitori). Peraltro, negli altri settori non e' che si stia meglio...
-
- Linux 0.x
- Messaggi: 30
- Iscritto il: gio 17 feb 2011, 21:33
- Slackware: 13.37_x64
- Kernel: 2.6.*
- Desktop: KDE
- Distribuzione: Debian
- Località: Torino
Re: la strada del sistemista linux/unix
Forse mi sono espresso male, io condivido appieno la tua opinione; l'esperienza personale vale più di qualsiasi altro consiglio.atomix600 ha scritto:Al di là, delle importanti esperienze riportate da gente del settore come kobaiachi, krisis e masalapianta (in un altro thread), io credo che se tu abbia la voglia di intraprendere questo cammino, debba farlo. È utile sentire i consigli di chi ci è già passato, però credo che vivere sulla base delle esperienze altrui è IMHO stupido.doom ha scritto:Embè... se la situazione è così tragica come la descrivete mi sta passando la voglia di intraprendere questo percorso
Io ad esempio ho scelto di intraprendere un percorso universitario per poter lavorare in ambito informatico. Potrei seguire il consiglio di krisis e fare il notaio, guadagnando anche abbastanza soldini da permettermi ville con piscine, eppure preferisco essere pagato meno, ma lavorare nel mondo IT. Eh lo so, so 'na capa tosta. Magari leggendo questo post, molti diranno: questo è proprio un fesso. Però io la vedo così.
L'importante è che tu decida sulla base di ciò che TU vuoi fare.doom ha scritto:Che posso dire, mi avete illuminato su un argomento che conosco appena, ora vedrò di tirare le somme e decidere che fare...
Le mie parole erano per dire che sentir descrivere questa situazione da chi lavora già in questo campo, un pò mi porta quasi a rivalutare la mia scelta.
Tuttavia, almeno per il momento, sono convinto di proseguire su questa strada;
Ho aperto questo thread per cercare di farmi un idea più chiara ed ora c'è l'ho! Anche se devo dire che non mi aspettavo una situazione così grigia
Comunque, dal basso della mie esperienza, vedo che ci sono molti altri settori in queste condizioni; se devo lavorare da precario con stipedio basso tanto vale farlo in un settore che mi piace.
Mi auguro che in un futuro le cose possano migliorare... o che mi vada di gran c*lo a trovare un posto di lavoro decente
- krisis
- Linux 4.x
- Messaggi: 1120
- Iscritto il: mar 25 gen 2005, 0:00
- Distribuzione: debian
- Località: Roma
Re: la strada del sistemista linux/unix
precario per precario meglio fare la "scimmia premi F5" in telecom per 6 ore al giorno che vendere le scarpe in un centro commerciale tutto il giorno
- DanBadJar
- Linux 4.x
- Messaggi: 1027
- Iscritto il: ven 28 lug 2006, 19:27
- Nome Cognome: Daniele Malavasi
- Slackware: 13.1
- Kernel: 2.6.34.1
- Desktop: XFCE - Gnome
- Località: Bologna
- Contatta:
Re: la strada del sistemista linux/unix
Mi dispiace contraddirti...ma in telecom quelli che premono f5 per 6 ore al giorno sono pagati profumatamente!krisis ha scritto: precario per precario meglio fare la "scimmia premi F5" in telecom per 6 ore al giorno che vendere le scarpe in un centro commerciale tutto il giorno
Sono quelli che si fanno il mazzo invece ( ) i veri precari.
Comunque al ragazzo che chiedeva informazioni anche io, tutto sommato, mi sento di consigliargli di fare quello che gli piace.
Alla fine passiamo la metà della vita a lavorare, almeno cerchiamo di fare qualcosa un minimo gratificante e soddisfacente!
Io le scarpe al supermercato non le venderei mai
Re: la strada del sistemista linux/unix
Dipende se il centro commericiale ce lo hai sotto casa e la paga e la stessa io un pensierino ce lo farei ... sopratutto quando per andare in telecon , in accenture, in poste, in HP , o dovunque sia te devi fa mezzo raccordo la mattina e mezzo raccordo la sera (il raccordo per chi non è di roma è l'anello autostradale che circonda roma ) attualmente vivio a capena (20 Km da roma ) e per andare a lavoro (zona Magilana/eur/torrino) faccio circa 150 km al giorno ......... vi assicuro che è devastante.....krisis ha scritto:precario per precario meglio fare la "scimmia premi F5" in telecom per 6 ore al giorno che vendere le scarpe in un centro commerciale tutto il giorno
- Trotto@81
- Iper Master
- Messaggi: 3559
- Iscritto il: sab 26 giu 2004, 0:00
- Nome Cognome: Andrea
- Slackware: Slackware64 14.2 bet
- Kernel: default
- Desktop: KDE 4.14.14
- Località: Monasterace M. (RC)
- Contatta:
Re: la strada del sistemista linux/unix
Una cosa è sicura, se vuoi lavorare nel mondo dell'informatica lascia perdere il corso di laurea in ingegneria informatica, ti assicuro che non hanno nulla in comune.
EDIT: Ti dico anche il perchè, per prima cosa visto che siamo in un forum di Slackware, ad Ing. Informatica è tutto basato su Windows, Unix e derivati sono totalmente sconosciuti.
L'unico linguaggio che studiano è Java, e pure male, di C/C++ e derivati nemmeno l'ombra, Reti di Calcolatori è da pelle d'oca se non parliamo poi dei libri di testo adottati, che risalgono al 1990 se sei fortunato.
Se poi mettiamo anche Sistemi Operativi allora c'è da piegarsi per terra dalle risate.
Il più delle volte è un Ingegnere per l'Automazione (bellissima specializzazione) con un esame di Java nel piano di studi.
Ti spaccherai la schiena studiando, come logico ad una facoltà di Ingegneria, ma del mondo IT non vedrai praticamente nulla.
Se vuoi intraprendere questa strada a partire dall'università emigra al MIT.
EDIT: Ti dico anche il perchè, per prima cosa visto che siamo in un forum di Slackware, ad Ing. Informatica è tutto basato su Windows, Unix e derivati sono totalmente sconosciuti.
L'unico linguaggio che studiano è Java, e pure male, di C/C++ e derivati nemmeno l'ombra, Reti di Calcolatori è da pelle d'oca se non parliamo poi dei libri di testo adottati, che risalgono al 1990 se sei fortunato.
Se poi mettiamo anche Sistemi Operativi allora c'è da piegarsi per terra dalle risate.
Il più delle volte è un Ingegnere per l'Automazione (bellissima specializzazione) con un esame di Java nel piano di studi.
Ti spaccherai la schiena studiando, come logico ad una facoltà di Ingegneria, ma del mondo IT non vedrai praticamente nulla.
Se vuoi intraprendere questa strada a partire dall'università emigra al MIT.
Ultima modifica di Trotto@81 il mer 11 mag 2011, 11:19, modificato 2 volte in totale.
- targzeta
- Iper Master
- Messaggi: 6631
- Iscritto il: gio 3 nov 2005, 14:05
- Nome Cognome: Emanuele Tomasi
- Slackware: 64-current
- Kernel: latest stable
- Desktop: IceWM
- Località: Carpignano Sal. (LE) <-> Pisa
Re: la strada del sistemista linux/unix
Quoto. La facoltà giusta è "Informatica", forse non avrai "ing." ma sarai più preparato a livello di progettazione software. Però se ti interessa anche l'hardware, allora le cose cambiano. Tieni anche conto, e te ne sarai reso conto da tutti i post precedenti, che comunque la preparazione come programmatore spesso è sottovalutata. Le aziende vogliono solo "carne fresca".Trotto@81 ha scritto:Una cosa è sicura, se vuoi lavorare nel mondo dell'informatica lascia perdere il corso di laurea in ingegneria informatica, ti assicuro che non hanno nulla in comune.
Emanuele
Se pensi di essere troppo piccolo per fare la differenza, prova a dormire con una zanzara -- Dalai Lama
- Vito
- Staff
- Messaggi: 4182
- Iscritto il: mar 5 dic 2006, 17:28
- Nome Cognome: Vito
- Desktop: MacOS
- Località: Monaco (DE)
- Contatta:
Re: la strada del sistemista linux/unix
Falsissimo.La cosa dipende dalla facoltà dove studi.Qui a Napoli (Federico II) al corso di Sistemi Operativi fanno installare Ubuntu su macchina virtuale e le esercitazioni vengono fatte su ubuntu.Trotto@81 ha scritto:EDIT: Ti dico anche il perchè, per prima cosa visto che siamo in un forum di Slackware, ad Ing. Informatica è tutto basato su Windows, Unix e derivati sono totalmente sconosciuti.
Ho visto professori usare debian a lezione (corso di calcolatori elettronici),professori usare Mac e professori usare Windows.
Falsissimo anche questo.Dipende da dove studi!L'unico linguaggio che studiano è Java, e pure male, di C/C++ e derivati nemmeno l'ombra
Sempre alla Federico II:
-Fondamenti di Informatica : C
-Programmazione I : C++
-Sistemi operativi : C
-Programmazione II : Java.
Ed io che faccio automazione seguo corsi dove uso Matlab (controlli automatici ecc ecc..) imparo la programmazione dei microcontrollori (C) e la progammazione dei PLC (Ladder ,Diagramma a Blocchi Funzionali,Lista di istruzioni,SFC).
Su questo concordo.Il più delle volte è un Ingegnere per l'Automazione (bellissima specializzazione) con un esame di Java nel piano di studi.
alla Federico II non è una semplice specializzazione ma una laurea "completa".
Il corso di studi mi piace molto.Si passa da esami di informatica (programmazione I e sistemi operativi,in pratica quelli di programmazione si fanno tutti) ad esami di motori elettrici (macchine ed azionamenti elettrici)
ad esami di controllo (controlli automatici) ad esami più pratici (tecnologie dei sistemi di automazione e controllo).
Come ho ripetuto più volte l'ingegnere deve avere una metodologia diversa da un informatico.Ed è logico che l'informatico abbia una "base" pratica più forte.
Se il corso di ingegneria non vi piace,non iscrivetevi.Sappiate che ad ingegneria si fa tanta tanta teoria che nella pratica servirà a bene poco,ma che vi permetterà
di affrontare la maggior parte dei problemi nel migliore dei modi: questa è la scuola italiana (o napoletana?).
Poi se vogliamo parlare dei contro basterà dire: non c'è mezzo laboratorio decente per far pratica,allora sì.
Scusate la divagazione,spero non troppo off-topic.
"Stat rosa pristina nomina, nomina nuda tenemus." [ Umberto Eco - Il nome della rosa]
"Faber est suae quisque fortunae ." [ Appio Claudio Cieco]
"Faber est suae quisque fortunae ." [ Appio Claudio Cieco]
-
- Iper Master
- Messaggi: 3174
- Iscritto il: lun 3 set 2007, 21:20
- Nome Cognome: Mario Vanoni
- Slackware: 12.2
- Kernel: 3.0.4 statico
- Desktop: fluxbox/seamonkey
- Località: Cuasso al Monte (VA)
Re: la strada del sistemista linux/unix
Offtopic: vedi
http://www.corriere.it/cronache/11_marz ... fe5d.shtml
ed un coetano di mio figlio, 5 anni di istituto tecnico, ha preferito continuare la ditta di suo padre,
idraulico del paese, non ha mai tempo, tranne le urgenze.
http://www.corriere.it/cronache/11_marz ... fe5d.shtml
ed un coetano di mio figlio, 5 anni di istituto tecnico, ha preferito continuare la ditta di suo padre,
idraulico del paese, non ha mai tempo, tranne le urgenze.