windows 11 pro e slackware 15 [risolto]

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Rama
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windows 11 pro e slackware 15 [risolto]

Messaggio da Rama »

domani arriva una nuova macchina con win11 preinstallato e uefi;
dato che l'ultimo windows che ho usato era XP, contrariamente al solito non piallerò il disco e vorrei tenerlo per un po', per curiosità;
solo che non so se la procedura seguente è corretta:
da win riduco la sua partizione a 100 giga e ne creo una da 90 per la slack e una da 310 per i dati;
quindi nel bios tolgo il secure boot e l'avvio veloce (questo forse si fa dall'os?) e metto in cima l'avvio da dvd, quindi installo la slack;
ma il bootloader dove lo metto? sovrascrivo la pertizioncina uefi? lo metto nella partizione della slack? il bootloader di win la riconoscerà? e quale usare, elilo, lilo o grub?

EDIT
sto scaricando slackware64-live-15.0.iso, ha già gli aggiornamenti o devo metterli in seguito?
Ultima modifica di Rama il gio 23 mar 2023, 18:34, modificato 1 volta in totale.

hashbang
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Re: windows 11 pro e slackware 15

Messaggio da hashbang »

Rama ha scritto:
dom 19 mar 2023, 15:32
ma il bootloader dove lo metto? sovrascrivo la pertizioncina uefi? lo metto nella partizione della slack? il bootloader di win la riconoscerà? e quale usare, elilo, lilo o grub?
La macchina fa boot in UEFI, quindi non puoi usare LILO.
Devi usare ELILO o Grub.
Tra i due è meglio il secondo, per quanto più complesso, visto che non necessita che il kernel sia nella stessa partizione UEFI.
Detto ciò, all’installazione del bootloader ci pensa grub-install.
Lui installerà l’eseguibile UEFI nella directory EFI, e configurerà tramite efibootmgr la giusta entry per far partire Slackware per default.

Lato tuo dovrebbe essere trasparente.

Per le patch, a meno che non sia cambiato qualcosa la risposta è no. La ISO non contiene mai le patch. Configura slackpkg in post install e installale.

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Re: windows 11 pro e slackware 15

Messaggio da Rama »

dicevo lilo se potevo metterlo nella partizione della Slack, mi sembra che con questa macchina ho fatto così;
dunque si può scegliere di lasciar fare a grub? forse ricordo male ma non mi sembra che installando la 15 sulla macchina attuale l'installer mi proponesse di usarlo, però, come si è visto nei miei recenti post su cups, ho una pessima memoria;
per gli aggiornamenti non c'è problema, li ho salvati su un disco esterno e mi basta lanciare lo script UP;
ma credo che questa li abbia, sembra creata oggi: https://download.liveslak.org/slackware64-15.0-live/;

EDIT
ho provato a lanciarla per vedere se c'erano pacchetti aggiornati eppoi mi sono dimenticato di controllare ;-P
a mia scusante c'è l'avvio lentissimo (è su dvd, su chiavetta non mi è partita) ma poi è veloce come le live di altre distribuzioni;
c'è un'icona "Installa su disco", non so se poi l'installer è grafico;
lo so che sarebbe un inutile orpello ma per chi è un neofita sarebbe rassicurante, molti sono terrorizzati quando sentono parlare di installer testuale;

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Re: windows 11 pro e slackware 15

Messaggio da Rama »

è stato un bagno di sangue;
purtroppo ho aggiunto un ssd lasciandolo partizionare da Win11, col risultato che ho potuto installare la Slack solo in una partizioncina* da 90 giga, l'installer vede solo questa che era dove avevo messo Mint;
Debian invece le vede tutte;
con la Slack ho usato elilo ma non so come aggiungere il kernel compilato;
vabbè, ho mezza idea di azzerare l'ssd principale e usare mbr invece di 'sto gpt del cavolo;
ma prima cercherò di impratichirmi con Win, al momento lo trovo molto complicato, almeno per chi non si limita ad usarlo così com'è;

* la chiamo partizioncina perché mi ritrovo 500 giga + 1 TB aggiunto + 120 giga dell'ssd esterno + 16 giga di chiavetta usb;
e pensare che ho iniziato con lo Spectrum, quanti kb poteva contenere una cassetta?

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Re: windows 11 pro e slackware 15

Messaggio da rik70 »

Il partizionamento fallo da Slackware con gdisk prima di lanciare l'installazione. Al massimo a Win11 gli fai ridimensionare la "sua" partizione, se dovesse servire.

Per aggiungere il kenel a elilo, devi montare la partizione EFI. Su Slackware solitamente il punto di mount e '/boot/efi'.
Se ricordo bene, in '/boot/efi/EFI/BOOT' dovresti trovare elilo.conf. In quel percorso devi piazzare l'immagine del kernel compilato e l'eventuale initrd. Poi, modificare elilo.conf per aggiungere la voce relativa al nuovo kernel.

Non è necessario reinstallare elilo.

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Re: windows 11 pro e slackware 15

Messaggio da Rama »

ho già ridotto la partizione di Windows e creato altre due in ext4, solo che la Slack non le vede;
dalla Debian ho fatto una prova per azzerare tutto ma poi mi propone gpt e altre voci, non mbr, appare forse come msdos o simile?
e avrei problemi poi col bios?
ok, prima vedo se riesco a modificare elilo (il kernel compilato è per usare ondemand), del resto è una fissazione voler mettere la Slack nel primo disco perché nvme invece che sata: non credo noterei differenze;

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Re: windows 11 pro e slackware 15

Messaggio da rik70 »

Rama ha scritto:
mer 22 mar 2023, 10:39
dalla Debian ho fatto una prova per azzerare tutto ma poi mi propone gpt e altre voci, non mbr, appare forse come msdos o simile?
Perché vuoi un disco mbr?
Comunque, se vuoi trasformare un disco 'gpt' in bios/mbr/msdos(chiamalo come vuoi), devi prima (ri)creare una tabella partizioni 'msdos'(sì, appare come msdos) e dovresti usare 'fdisk' o 'parted'.
'gdisk' dovrebbe permettere anche la conversione del disco da gpt in msdos.
Ma in ogni caso tutto ciò è distruttivo e Win11 non ti parte più!
Tieni presente che Win11 ha bisogno di boot in UEFI mode - quindi disco con tabella partizioni 'gpt'' - per via anche del modulo TPM v.2.0 richiesto, che funziona solo in modalità UEFI.
Occhio anche alla faccenda garanzia se rasi tutto a zero - ti potrebbero fare problemi.

Non capisco perché Slackware non veda le partizioni.
Se non ne esci, incolla qui l'output di gdisk e/o parted.

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Re: windows 11 pro e slackware 15

Messaggio da Rama »

lo so, ma Win lo terrò solo per un po', tanto per vedere a che punto è;
voglio l'mbr perché sono abituato ad usare lilo che mi sembra di una semplicità disarmante, già con grub e mbr mi trovavo in difficoltà: eccheccavoli, con lilo basta modificare lilo.conf e dare lilo -v;
appena posso vedrò cosa dice gdisk, al momento sono su Debian;

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Re: windows 11 pro e slackware 15

Messaggio da rik70 »

Rama ha scritto:
mer 22 mar 2023, 12:12
voglio l'mbr perché sono abituato ad usare lilo che mi sembra di una semplicità disarmante, già con grub e mbr mi trovavo in difficoltà: eccheccavoli, con lilo basta modificare lilo.conf e dare lilo -v;
Vero, ma non è sufficiente se utilizzi lilo per gestire il boot di altre distribuzioni, ad es. Debian.

elilo invece è scomodo perché ogni volta che sulla Slackware viene aggiornato il kernel stock, devi per forza ributtare nella EFI la nuova immagine del kernel e il nuovo eventuale initrd.

Grub invece è meno peggio di quello che sembra: il config generato va ritoccato solo la prima volta, sfruttando il fatto che nel pacchetti kernel della Slack sono previsti link simbolici in /boot, dove grub - a differenza di elilo - va a leggere. Per l'initrd, basta dargli un nome univoco coerente con questi collegamenti simbolici e il gioco è fatto: grub alla fine non si tocca più, a meno che uno non installi un Os diverso alla settimana, oppure vi sia un'altra distribuzione da gestire nel sistema che si aggiorna cambiando di continuo i nomi delle immagini kernel e/o degli initrd. Ma nel caso, basta editare il config a 'manovella'.
Stesso discorso si può fare per i propri kernel custom: usare nomi univoci per i vmlinuz/initrd in /boot.
Ma ci sono qui almeno un paio di discussioni al riguardo.

Comunque sì, in linea di massima Slackware è ancora BIOS-centrica, con Lilo come bootloader 'privilegiato'.

gian_d
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Re: windows 11 pro e slackware 15

Messaggio da gian_d »

Confermo quanto detto da rik70. Una volta prese le misure alla bestia e configurato ad hoc, Grub è di una semplicità estrema perché almeno per la Slackware non richiede la rigenerazione di un nuovo grub.cfg ad ogni aggiornamento del kernel.
Nella fattispecie, nella directory /boot uso (e aggiorno regolarmente contestualmente al kernel) i link simbolici con la seguente logica:

vmlinuz --> vmlinuz-huge-6.1.20
vmlinuz-huge --> vmlinuz-huge-6.1.20
vmlinuz-generic --> vmlinuz-generic-6.1.20
initrd-generic --> initrd-generic-6.1.20.gz

con uno script aggiorno il kernel, genero l'initrd, elimino i vecchi link simbolici e li reimposto (oltre ad aggiornare i moduli kernel del driver nvidia e di virtualbox). La configurazione di Grub resta sempre la stessa perché le entry puntano ai link simbolici e non ai file reali del kernel.

Proprio ieri ho aggiornato il kernel passando dall'ultimo della serie 5 al 6.1.20 (Pat si è dato da fare con gli aggiornamenti del kernel negli ultimi tre mesi!). Ebbene, ho lanciato grub-mkconfig solo per modificare l'etichetta delle entry, che specifica la maggior e minor release del kernel, per tutto il resto se ne poteva fare a meno.

L'unica precauzione da prendere, soprattutto se si ricorre al dual/multiboot con più sistemi è di disabilitare in grub.d tutti gli script che generano automaticamente le entry sulla base dei sistemi operativi rilevati. Purtroppo questi script automatici generano una caterva di entry farlocche (soprattutto per la slackware) costruendo un menu complicato e pieno di inutili voci. Meglio preimpostare tutto in grub.d sulla base di un minimo di esperienza. Tutto questo richiede un po' di pazienza all'inizio, ma una volta collaudato il sistema, Grub è insuperabile.

Questo, almeno, per quanto riguarda il Grub rilasciato con la Slackware e gestito da un sistema Slackware: è l'utente che decide cosa fare. I Grub di altri sistemi (es. Ubuntu o Debian) sono più ostici perché meno facilmente personalizzabili. In questo caso è meglio preimpostare le entry della slackware in grub.d e disabilitare gli script os_prober.

L'altro problema è la gestione di sistemi debian-like da un grub installato sulla Slackware: in questo caso gli eventuali aggiornamenti dei kernel in questi sistemi richiedono qualche intervento a manina e la rigenerazione di grub-mkconfig, ammesso che anche per questi sistemi non si possa usare l'escamotage dei link simbolici ai file del kernel.

In tutto questo, piuttosto, vedo un problema: prima di azzardare il multiboot è opportuno documentarsi su Windows 11 per assicurarsi che il boot sia gestibile senza problemi con Grub (fino a Windows 10 non ci sono mai stati problemi, ma ogni tanto in casa Microsoft hanno la brutta abitudine di cambiare i giochi in tavola).

Altra cosa ancora: il mbr è ormai da mettere in cantina, anche se la cosa è fastidiosa prima o poi bisogna mettere in conto l'idea di documentarsi e fare il salto definitivo ad un'installazione del bootloader pienamente compatibile con l'UEFI. Le soluzioni ibride, alla fine, creano solo problemi invece di semplificarli.

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Re: windows 11 pro e slackware 15

Messaggio da albatros »

gian_d ha scritto:prima di azzardare il multiboot è opportuno documentarsi su Windows 11 per assicurarsi che il boot sia gestibile senza problemi con Grub
Sì, lo è (cioé, a me funziona, purtroppo non posso escludere che ad altri possa dare problemi). Non ho mai approfondito come mai, ma riscontro più problemi a rilevare correttamente le altre distribuzioni GNU/Linux.
Il problema maggiore è che devo reinstallare Grub dopo ogni aggiornamento di Windows.
Anche se è un po' macchinoso, posso accedere ai bootloaders nelle varie partizioni tramite menu UEFI al boot (è così che "recupero" l'accesso a Linux dopo gli aggiornamenti di Windows).
I Grub di altri sistemi (es. Ubuntu o Debian) sono più ostici perché meno facilmente personalizzabili. In questo caso è meglio preimpostare le entry della slackware in grub.d e disabilitare gli script os_prober.
Giusta osservazione. N.B.: io parlo di uso con Ubuntu 20.04, 22.04 e Fedora 37. Per vari motivi non uso più Slackware, anche se ne conservo un buon ricordo.

Offtopic: Uso Windows molto raramente, meno dell'1% del tempo totale, ma a volte fa comodo. MS non mi sta più antipatica come una ventina anni fa, non fa più aperto ostruzionismo al software libero, offre servizi e prodotti utili come Github, WSL e VSCode, ritengo il modello di business attuale accettabile e non mi faccio più scrupoli a comprare licenze da MS e a usare il suo software.

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Re: windows 11 pro e slackware 15

Messaggio da Rama »

rik70 ha scritto:
mer 22 mar 2023, 11:08
Se non ne esci, incolla qui l'output di gdisk e/o parted.
gparted dalla Slack non segnala alcun errore, avevo salvato le schermate ma poi ho fatto una cavolata: ho modificato l'elilo in /boot/uefi;
al riavvio non andavano più né Slack né Debian, ho appena reinstallato quest'ultima e per un po' mi fermo;

rimango dell'avviso che Lilo è più semplice, quindi passerò all'MBR, quando mi stuferà Win11 che piallerò con piacere, lo trovo complicato e per nulla user-friendly come si dice -e i desktop multipli li hanno messi, sì, ma bisogna cliccare su un'icona e poi scegliere nel menu a tendina, non ha lo scenografico cubo rotante (che nel KDE della Slack è stato soppresso e bisogna accontentarsi dello scivolamento);

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Re: windows 11 pro e slackware 15

Messaggio da gian_d »

albatros ha scritto:
mer 22 mar 2023, 18:36
Sì, lo è (cioé, a me funziona, purtroppo non posso escludere che ad altri possa dare problemi). Non ho mai approfondito come mai, ma riscontro più problemi a rilevare correttamente le altre distribuzioni GNU/Linux.
Il problema maggiore è che devo reinstallare Grub dopo ogni aggiornamento di Windows.
Anche se è un po' macchinoso, posso accedere ai bootloaders nelle varie partizioni tramite menu UEFI al boot (è così che "recupero" l'accesso a Linux dopo gli aggiornamenti di Windows).
Sicuramente è una rottura, io adotto soluzioni più banali nelle macchine in cui ho il multiboot perché si tratta di pc provvisti di più dischi. In ciascuno computer i sistemi che vengono aggiornati aggiornano il loro bootloader autonomamente ma su dischi che non vengono avviati, perciò entrambe le macchine usano un grub configurato ad hoc in un disco avviabile per default. In uno di questi pc c'è anche un windows 10 installato (anche se non viene mai usato) ma il suo aggiornamento non crea problemi perché ha un disco dedicato, ma il suo boot viene fatto comunque dal Grub di un altro disco.

Il problema della diversità delle distribuzioni Linux è sicuramente l'aspetto più dolente. Ciascuna ha una entry configurata a modo suo, incasinatissime quelle dei sistemi debian like, ma io ho risolto tutto copiando i format originali negli script di /etc/grub.d. In questo modo gli aggiornamenti si limitano a dover correggere la versione del kernel in questi script. Ma, ribadisco, il tutto è stato facilitato dal fatto che disponendo di diversi dischi alla fine mi sono limitato a copiare il format dalle installazioni originali. In ogni modo, se si vuole evitare tentativi a vuoto, una soluzione può essere quella di copiare le configurazioni da installazioni di prova in macchine virtuali. È un lavoro che richiede un po' di tempo ma va fatto una sola volta e alla fin fine è tempo che si recupera grazie al fatto che non devi sbatterti con tentativi a vuoto.
Giusta osservazione. N.B.: io parlo di uso con Ubuntu 20.04, 22.04 e Fedora 37. Per vari motivi non uso più Slackware, anche se ne conservo un buon ricordo.
Il buon ricordo non è un caso: Slackware continua ad essere la distribuzione che lascia poco spazio agli automatismi, cosa che permette all'utente di avere il controllo del sistema e non dipendere dai suoi automatismi. È per quello che preferisco in assoluto un Grub gestibile da una Slackware: è al mio servizio e fa solo quello che io gli impongo di fare.
Offtopic: Uso Windows molto raramente, meno dell'1% del tempo totale, ma a volte fa comodo. MS non mi sta più antipatica come una ventina anni fa, non fa più aperto ostruzionismo al software libero, offre servizi e prodotti utili come Github, WSL e VSCode, ritengo il modello di business attuale accettabile e non mi faccio più scrupoli a comprare licenze da MS e a usare il suo software.
Sinceramente il taglio finale del cordone ombelicale con Windows è stato così drastico da non avere più bisogno di usarlo da 13 anni, anche se ho continuato ad averci a che fare al lavoro, a scuola, fino all'anno scorso. Ma ormai il feeling con il software che dispongo sulla slackware è tale da non aver più bisogno di niente. E soprattutto i programmi alternativi che offre il software libero sono giunti ad un livello di maturità che proprio non ti fanno mancare proprio niente. Anzi, dopo Windows XP quando sono alle prese con un sistema Windows mi sento proprio un pesce fuori dall'acqua!
A parte questo, lo rimpiango a scuola da quest'anno, da quando mi trovo costretto ad usare quelle ciofeche di digital board basate su Android. Vere e proprie schifezze che ti fanno sentire menomato, un vero e proprio insulto all'ergonomia.

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Messaggio da gian_d »

Rama ha scritto:
mer 22 mar 2023, 18:54
non ha lo scenografico cubo rotante (che nel KDE della Slack è stato soppresso e bisogna accontentarsi dello scivolamento);
Sarà che sono abbrutito al punto da non essere traviato dagli effetti speciali, il cubo rotante non mi ha mai intrigato. Anzi, da un bel po' di tempo a questa parte ho perso interesse anche per i desktop multipli perché uso sempre le attività su plasma: le trovo più funzionali dei desktop multipli.

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Re: windows 11 pro e slackware 15

Messaggio da albatros »

gian_d ha scritto: ma il suo aggiornamento non crea problemi perché ha un disco dedicato
Per la verità sul computer fisso anch'io avrei un disco dedicato per Windows 11, ma gli aggiornamenti periodici fanno lo stesso pasticci... :roll:
Probabilmente una soluzione c'è, ma non ho voglia di perderci tempo, ripristinare Grub è molto veloce e lo devo fare abbastanza di rado.
Vere e proprie schifezze che ti fanno sentire menomato, un vero e proprio insulto all'ergonomia.
Ah, peccato, pensavo funzionassero bene...

Io uso Linux quotidianamente da più di venti anni, uso molto saltuariamente Windows per: itunes, editing fotografico (anche se Darktable + GIMP non sono male) e mind mapping (sì, c'è freeplane, ma la grafica non è molto entusiasmante). Volendo, potrei farne a meno del tutto, ma, come ho già scritto, non ho più ostilità verso MS e, non essendo integralista come R. Stallman (che ho appena scoperto aver compiuto 70 anni una settimana fa), non ne vedo il motivo.
il cubo rotante non mi ha mai intrigato
Quando uscì mi piacque molto, ma lo abbandonai dopo pochi giorni.

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