No, infatti. Però è un punto in più nel Curriculum scrivere Ing. prima del nome.elettronicha ha scritto:Essere iscritti all'albo degli ingegneri, che lo si sia oppure no, non significa introiti elevati. Non vedo tutto questo entusiasmo...
Facoltà universitaria: Informatica o Scienze di Internet?
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- alex.franci
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esatto, non è mica l'albo dei notai (in cui ho sentito che se entri ogni mese per due anni hai diritto a 2500 euro da parte della cassa dei notai)elettronicha ha scritto:Essere iscritti all'albo degli ingegneri, che lo si sia oppure no, non significa introiti elevati. Non vedo tutto questo entusiasmo...
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Ok ho cambiato idea voglio fare il notaio .Paoletta ha scritto:esatto, non è mica l'albo dei notai (in cui ho sentito che se entri ogni mese per due anni hai diritto a 2500 euro da parte della cassa dei notai)elettronicha ha scritto:Essere iscritti all'albo degli ingegneri, che lo si sia oppure no, non significa introiti elevati. Non vedo tutto questo entusiasmo...
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Al di là di quotare in toto masalapianta Io ho fatto ingegneria informatica e mi è andata benissimo così. Ottieni una visione ampia dell'ambiente in cui vai a lavorare e acquisisci soprattutto una forma mentis di un certo tipo con cui affrontare i problemi.
Certo, se la guardi con l'occhio industriale con cui si guarda oggi l'università (sfortunatamente), la mia ingegneria (ordinamento '95, il "vecchio" attuale) può sembrare un po' vacua: poca programmazione, poco addestramento sul campo, poche nozioni operative, tanta teoria, tanta matematica, tanta filosofia. Poi però ti accorgi che per imparare un linguaggio ti basta un manuale e un po' di pazienza, per capire uno schema, un'architettura, un ragionamento, invece, ci vogliono delle basi.... diciamo che ingegneria dà un bagaglio di strumenti non indifferente in quel senso, poi naturalmente il "buon" informatico è determinato anche dalla curiosità e dalla passione della persona... nessuno ti insegnerà la specifica XML del W3C e se lo farà te studierai giusto per passare l'esame, ma se magari te la leggi per piacere e la capisci domani saprai come è un XML ben formato e quando te lo chiederanno non avrai problemi.
Personalmente ho sempre malvisto i corsi di informatica non ingegneria, ma quello è un retaggio da ingegnere che per partito preso arriva a disprezzare le altre razze però un corso universitario è comunque utile per fare un buon sistemista, proprio perché ti da una conoscenza organica dell'informatica... non si esce da problemi grossi semplicemente dopo aver raccattato in giro informazioni utili in questa o quella situazione particolare a mio parere... anche se acquisire quotidianamente informazioni rimane fondamentale.
Certo, se la guardi con l'occhio industriale con cui si guarda oggi l'università (sfortunatamente), la mia ingegneria (ordinamento '95, il "vecchio" attuale) può sembrare un po' vacua: poca programmazione, poco addestramento sul campo, poche nozioni operative, tanta teoria, tanta matematica, tanta filosofia. Poi però ti accorgi che per imparare un linguaggio ti basta un manuale e un po' di pazienza, per capire uno schema, un'architettura, un ragionamento, invece, ci vogliono delle basi.... diciamo che ingegneria dà un bagaglio di strumenti non indifferente in quel senso, poi naturalmente il "buon" informatico è determinato anche dalla curiosità e dalla passione della persona... nessuno ti insegnerà la specifica XML del W3C e se lo farà te studierai giusto per passare l'esame, ma se magari te la leggi per piacere e la capisci domani saprai come è un XML ben formato e quando te lo chiederanno non avrai problemi.
Personalmente ho sempre malvisto i corsi di informatica non ingegneria, ma quello è un retaggio da ingegnere che per partito preso arriva a disprezzare le altre razze però un corso universitario è comunque utile per fare un buon sistemista, proprio perché ti da una conoscenza organica dell'informatica... non si esce da problemi grossi semplicemente dopo aver raccattato in giro informazioni utili in questa o quella situazione particolare a mio parere... anche se acquisire quotidianamente informazioni rimane fondamentale.
- absinthe
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maccheccaz! allora io voglio iscrivermi all'albo dei termotecnici! :-/ ma cavolo di articolo eh? facciamo l'albo dei tecnici competenti in informatica o quello che volete ma un ing è un ing un notaio (tacci sua :P) è un notaio un informatico è un informatico... non mescoliamo i ruoli "definiamoli" per quello che sono!!! uno è ing se ha fatto la facoltà di ingegneria e ha superato l'apposito esame di stato. uno è notaio se ha fatto l'analogo. che poi uno sia competente nel settore informatico è un'altra storia... ma bada te che casini!alex.franci ha scritto:ehm...no. mi dispiace contraddirti.absinthe ha scritto:no. puoi iscriverti all'albo solo se hai una laurea in ingegneria e superi l'esame di stato.alex.franci ha scritto: guarda che ti puoi iscrivere all'albo degli ingegneri anche se hai fatto informatica
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http://punto-informatico.it/p.aspx?i=1454676
boh...
ciò detto, credo che il modo peggiore di guadagnare (onestamente) sia iscriversi all'albo deglic ing. e prendere partita iva!
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è qui che ti sbagli eh per lo stato italiano sei un Ingegnere, proprio come se tu avessi fatto ingegneria.absinthe ha scritto:maccheccaz! allora io voglio iscrivermi all'albo dei termotecnici! :-/ ma cavolo di articolo eh? facciamo l'albo dei tecnici competenti in informatica o quello che volete ma un ing è un ing un notaio (tacci sua :P) è un notaio un informatico è un informatico... non mescoliamo i ruoli "definiamoli" per quello che sono!!! uno è ing se ha fatto la facoltà di ingegneria e ha superato l'apposito esame di stato. uno è notaio se ha fatto l'analogo. che poi uno sia competente nel settore informatico è un'altra storia... ma bada te che casini!alex.franci ha scritto:ehm...no. mi dispiace contraddirti.absinthe ha scritto: no. puoi iscriverti all'albo solo se hai una laurea in ingegneria e superi l'esame di stato.
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ciò detto, credo che il modo peggiore di guadagnare (onestamente) sia iscriversi all'albo deglic ing. e prendere partita iva!
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anche la "vecchia" informatica dava molta più importanza ai modelli teorici che all'addestramento sul campo; addirittura a Milano a scienze dell'informazione c'era un unico esame di programmazione, il resto era solo ed esclusivamente matematica; ora invece si è passati all'estremo opposto grazie al fantastico 3+2 che per quanto ne so nacque proprio al politecnico di Milano in modo da poter sfornare laureati in meno tempo.Certo, se la guardi con l'occhio industriale con cui si guarda oggi l'università (sfortunatamente), la mia ingegneria (ordinamento '95, il "vecchio" attuale) può sembrare un po' vacua: poca programmazione, poco addestramento sul campo, poche nozioni operative, tanta teoria, tanta matematica, tanta filosofia. Poi però ti accorgi che per imparare un linguaggio ti basta un manuale e un po' di pazienza, per capire uno schema, un'architettura, un ragionamento, invece, ci vogliono delle basi...
Il risultato è una decadenza generale della qualità dei laureati; ma se questi geniacci del poli di Milano ritenevano di sfornare pochi laureati potevano tenersi questa bellissima riforma solo per loro! se ne incontro uno di questi asini raglianti che hanno pensato questa riforma lo strozzo perchè mi ritengo una vittima del 3+2 in quanto la mia preparazione non è paragonabile a quella di uno del vecchio ordinamento.
Senza contare che il mercato del lavoro italiano ricerca molti più operai che laureati perchè siamo un paese che non innova tecnologicamente. Che bisogno c'era allora di sfornare laureati di bassa qualità a tutto spiano dato che c'è poca domanda?
Io dico la mia sui vari argomenti toccati in questo thread.
Iscriviti a Informatica e lascia stare i vari corsi di laurea che sono spuntati ora, anche perchè dal 2008/2009 l'università verrà stravolta dalla nuova riforma approvata dall'attuale ministro...e vai...avremo il vecchio ordinameno il vecchio/nuovo ordinamento e il nuovo ordinamento....bah.....
Per esperienza personale posso dire che Informatica non è più semplice di ingegneria .....insegna semplicemente un approccio diverso, meno tecnico-pratico, molto più teorico.....per chi urla che a ingegneria si fa più matematica...ricordatevi che Informatica fa parte della facoltà di scienze matemetiche, fisiche e naturali.....non so se rendo l'idea....poi che l'attuale triennale faccia schifo è un'altra cosa....ma il programma di studi nei 5 anni è complesso....anche matematicamente parlando.....quello che vorrei farvi capire è che ingegneria informatica e informatica non sono la stessa cosa....
Riguardo la questione dell'iscrizione all'albo degli ingegneri....beh...si anche i laureati in informatica possono iscriversi.....e meno male!!!!
L'albo degli ingegneri informatici non può rimanere una cosa d'elitè......solo un ingegnere informatico può firmare un progetto software?Un informatico non ne è capace?......io quando firmai la petizione ero per la costruzione di un albo degli informatici ( misto fra informatici e ingegneri).....e invece, come al solito, il paese della burocrazia inutile ha stabilito delle regole di accesso per l'albo degli ingegneri ( tramite le classi di laurea )......bah...
Iscriviti a Informatica e lascia stare i vari corsi di laurea che sono spuntati ora, anche perchè dal 2008/2009 l'università verrà stravolta dalla nuova riforma approvata dall'attuale ministro...e vai...avremo il vecchio ordinameno il vecchio/nuovo ordinamento e il nuovo ordinamento....bah.....
Per esperienza personale posso dire che Informatica non è più semplice di ingegneria .....insegna semplicemente un approccio diverso, meno tecnico-pratico, molto più teorico.....per chi urla che a ingegneria si fa più matematica...ricordatevi che Informatica fa parte della facoltà di scienze matemetiche, fisiche e naturali.....non so se rendo l'idea....poi che l'attuale triennale faccia schifo è un'altra cosa....ma il programma di studi nei 5 anni è complesso....anche matematicamente parlando.....quello che vorrei farvi capire è che ingegneria informatica e informatica non sono la stessa cosa....
Riguardo la questione dell'iscrizione all'albo degli ingegneri....beh...si anche i laureati in informatica possono iscriversi.....e meno male!!!!
L'albo degli ingegneri informatici non può rimanere una cosa d'elitè......solo un ingegnere informatico può firmare un progetto software?Un informatico non ne è capace?......io quando firmai la petizione ero per la costruzione di un albo degli informatici ( misto fra informatici e ingegneri).....e invece, come al solito, il paese della burocrazia inutile ha stabilito delle regole di accesso per l'albo degli ingegneri ( tramite le classi di laurea )......bah...
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Paoletta ha scritto:anche la "vecchia" informatica dava molta più importanza ai modelli teorici che all'addestramento sul campo; addirittura a Milano a scienze dell'informazione c'era un unico esame di programmazione, il resto era solo ed esclusivamente matematica; ora invece si è passati all'estremo opposto grazie al fantastico 3+2 che per quanto ne so nacque proprio al politecnico di Milano in modo da poter sfornare laureati in meno tempo.Certo, se la guardi con l'occhio industriale con cui si guarda oggi l'università (sfortunatamente), la mia ingegneria (ordinamento '95, il "vecchio" attuale) può sembrare un po' vacua: poca programmazione, poco addestramento sul campo, poche nozioni operative, tanta teoria, tanta matematica, tanta filosofia. Poi però ti accorgi che per imparare un linguaggio ti basta un manuale e un po' di pazienza, per capire uno schema, un'architettura, un ragionamento, invece, ci vogliono delle basi...
Il risultato è una decadenza generale della qualità dei laureati; ma se questi geniacci del poli di Milano ritenevano di sfornare pochi laureati potevano tenersi questa bellissima riforma solo per loro! se ne incontro uno di questi asini raglianti che hanno pensato questa riforma lo strozzo perchè mi ritengo una vittima del 3+2 in quanto la mia preparazione non è paragonabile a quella di uno del vecchio ordinamento.
Senza contare che il mercato del lavoro italiano ricerca molti più operai che laureati perchè siamo un paese che non innova tecnologicamente. Che bisogno c'era allora di sfornare laureati di bassa qualità a tutto spiano dato che c'è poca domanda?
Una volta informatica era una branca di matematica... mi raccontano colleghi di informatica che una volta a "Programmazione 1" facevano Haskell... ora fanno "GIAVA"! Una volta informatica non era piena di periti industriali (indirizzo "sistemi") o ragionieri (indirizzo informatico)... una volta informatica era una scienza, ora è tecnica. Una volta informatica non mirava a formare soltanto il programmatore sottopagato per scrivere un gestionale, ma anche lo studioso di computabilità, complessità e tante altre belle cose. Informatica ha avuto uno strano cambiamento negli ultimi anni (almeno nella realtà che è più vicina a me)... è come se ad ingegneria meccanica smettessero di insegnare come funziona un motore e cosa ti serve per progettarne uno tuo ed iniziassero a spiegarti come si assembla col cacciavite, perchè l'università è finanziata dalla ConfOfficine a cui servono tanti meccanici da pagare poco. Se uno vuole fare il "meccanico", si iscriva pure in informatica... altrimenti la scelta migliore è e resta matematica!
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Bè qui stiamo uscendo un po' dal seminato... uno può anche fare lettere e poi studiarsi informatica! Gli mancherà qualche base di logica ma dipende cosa vuol fare poi... comunque sì, sostanzialmente è diverso l'approccio in ingegneria, si lavora molto e si insiste sul modellizzare... e comunque sì, sarebbe giusto che un progetto venisse firmato da un ingegnere. Un informatico e basta no, altrimenti faceva ingegneria! Altrimenti è inutile tenere separate le 2 cose se alla fine producono un prodotto identico! Perdonate i giochi di parole...Eurialo ha scritto:Paoletta ha scritto:anche la "vecchia" informatica dava molta più importanza ai modelli teorici che all'addestramento sul campo; addirittura a Milano a scienze dell'informazione c'era un unico esame di programmazione, il resto era solo ed esclusivamente matematica; ora invece si è passati all'estremo opposto grazie al fantastico 3+2 che per quanto ne so nacque proprio al politecnico di Milano in modo da poter sfornare laureati in meno tempo.Certo, se la guardi con l'occhio industriale con cui si guarda oggi l'università (sfortunatamente), la mia ingegneria (ordinamento '95, il "vecchio" attuale) può sembrare un po' vacua: poca programmazione, poco addestramento sul campo, poche nozioni operative, tanta teoria, tanta matematica, tanta filosofia. Poi però ti accorgi che per imparare un linguaggio ti basta un manuale e un po' di pazienza, per capire uno schema, un'architettura, un ragionamento, invece, ci vogliono delle basi...
Il risultato è una decadenza generale della qualità dei laureati; ma se questi geniacci del poli di Milano ritenevano di sfornare pochi laureati potevano tenersi questa bellissima riforma solo per loro! se ne incontro uno di questi asini raglianti che hanno pensato questa riforma lo strozzo perchè mi ritengo una vittima del 3+2 in quanto la mia preparazione non è paragonabile a quella di uno del vecchio ordinamento.
Senza contare che il mercato del lavoro italiano ricerca molti più operai che laureati perchè siamo un paese che non innova tecnologicamente. Che bisogno c'era allora di sfornare laureati di bassa qualità a tutto spiano dato che c'è poca domanda?
Una volta informatica era una branca di matematica... mi raccontano colleghi di informatica che una volta a "Programmazione 1" facevano Haskell... ora fanno "GIAVA"! Una volta informatica non era piena di periti industriali (indirizzo "sistemi") o ragionieri (indirizzo informatico)... una volta informatica era una scienza, ora è tecnica. Una volta informatica non mirava a formare soltanto il programmatore sottopagato per scrivere un gestionale, ma anche lo studioso di computabilità, complessità e tante altre belle cose. Informatica ha avuto uno strano cambiamento negli ultimi anni (almeno nella realtà che è più vicina a me)... è come se ad ingegneria meccanica smettessero di insegnare come funziona un motore e cosa ti serve per progettarne uno tuo ed iniziassero a spiegarti come si assembla col cacciavite, perchè l'università è finanziata dalla ConfOfficine a cui servono tanti meccanici da pagare poco. Se uno vuole fare il "meccanico", si iscriva pure in informatica... altrimenti la scelta migliore è e resta matematica!
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una volta l'Italia era una potenza industriale e aveva l'Olivetti, l'Italtel ed industrie del genere; una volta i computers (come la "perottina") vedevano la luce a Ivrea e non in California; una volta eravamo una potenza industriale degna di questo nome e non il paesucolo del centrafrica (senza offesa) che siamo adesso.Eurialo ha scritto:Una volta informatica era una branca di matematica... mi raccontano colleghi di informatica che una volta a "Programmazione 1" facevano Haskell... ora fanno "GIAVA"! Una volta informatica non era piena di periti industriali (indirizzo "sistemi") o ragionieri (indirizzo informatico)... una volta informatica era una scienza, ora è tecnica. Una volta informatica non mirava a formare soltanto il programmatore sottopagato per scrivere un gestionale, ma anche lo studioso di computabilità, complessità e tante altre belle cose. Informatica ha avuto uno strano cambiamento negli ultimi anni (almeno nella realtà che è più vicina a me)... è come se ad ingegneria meccanica smettessero di insegnare come funziona un motore e cosa ti serve per progettarne uno tuo ed iniziassero a spiegarti come si assembla col cacciavite, perchè l'università è finanziata dalla ConfOfficine a cui servono tanti meccanici da pagare poco. Se uno vuole fare il "meccanico", si iscriva pure in informatica... altrimenti la scelta migliore è e resta matematica!
Poi arrivarono i "capitani coraggiosi", gli speculatori buoni solo per sè stessi e a nessuno importava nulla se veniva venduto o ceduto tutto. Ci accontentammo di produrre tondini di ferro o lamierini magnetici anzichè computers, farmaci, automobili di buon livello, perchè le grandi imprese o erano state fatte fallire (vero, Ingegnere?) o vivevan di sovvenzioni statali (vero, Avvocato?) ...finchè ora è arrivata la cina che fa le stesse cose a un prezzo 20 volte inferiore al nostro. E ora che facciamo?