Ci vuole molto tempo a scrivere le risposte, ed a volte mi pare proprio che non le leggiate.
Provo a rispondere ancora per punti, che forse e' piu' semplice.
Certo. E' indubbiamente utile.St(av)o studiando un qualcosa che dovrebbe o potrebbe entrare in commercio per il trattamento dell'asma. Se tutto va bene, con una pastiglietta ogni 2/3 giorni ti passano gli stati asmastici e di broncocostrizione. Penso che sia qualcosa di utile.
Quanti animali avete ucciso fino ad ora?
Lo chiedo per curiosita' eh, non per accusa
Ci sono tanti ingredienti e tante sostanze gia' testate su animali e gia' sicure.o ti do ragione, ho detto chiaramente che non mi piace la sperimentazione sugli animali ma talvolta è necessaria. E potrei anche togliere il talvolta, perchè voglio ben vedere chi utilizzerebbe un qualsiasi prodotto senza certificazioni. E non parlo di creme e cremine, ma anche di dentifrici, paste per dentiere, colluttori. E' la società che vuole la sicurezza, le industrie gliela danno ma quello del sacrificio degli animali è il prezzo da pagare.
Bisogna continuare a cercarne delle altre?
Abbiamo gia' montagne di cosmetici, di prodotti per l'igiene e di medicine.
Non mi pare di dire assurdita' no?
Un conto e' l'innovazione, la ricerca, che per quanto possa non piacermi ha un'utilita' teorica e potenziale oggettiva.
Un conto e' tutto il resto.
EmaDaCuz, stiamo parlando civilmente no? Perche' devi sbocciare facendo l'arrogante?Allora avevo ragione io. Non mangio l'animale perchè mi fa gli occhioni dolci e mi implora pietà .
Mi verrebbe da dire una cosa vomitevole e censurabile, quindi mi censuro da solo.
Non ce n'e' bisogno.
Cosa c'e' di assurdo in quel che ho detto?
La parte etica del vegetarianesimo si basa sul non voler mangiare carne, uova e derivati del latte perche' vengono prodotti sulla sofferenza e sulla morte di esseri viventi senzienti.
L'animale soffre dalla nascita alla morte.
Io non voglio vivere sulla loro sofferenza perche' non ne ho bisogno.
Vivo perfettamente senza cibi di origine animale. Non ne sento la mancanza per motivi di gusto e golosita' ne' per motivi di salute.
Cosa volevi dire di vomitevole?
Non sono ne' il primo ne' l'ultimo vegetariano che inizia questa dieta su motivi di carita' e comprensione verso gli animali.
Potrei mettermi a citare questo o quel personaggio famoso che ha espresso concetti a riguardo, ma mi da fastidio farmi bello sulle parole di chi e' stato piu' intelligente e migliore di me.
Pero' che non sembri che sono l'unico cog**ione ad interessarsi degli animali.
Sei ironico vero?Cioè, si risolve il problema della fame nel mondo diventando tutti vegetariani?
Poi il discorso della macchina al contrario lascia il tempo che trova, visto che le proteine vegetali non biotrasformate in massa muscolare (non è proprio così, ma è per capirci) vengono espulse sotto forma di feci che, guarda caso, servono a concimare. E cosa fai col concime? Coltivi la soia! Che figo! E non spendo soldi per comprare concime! E quei soldi magari li devolvo ai paesi in via di sviluppo. E poi, perchè non lavori su un 486, così i soldi risparmiati sul nuovo Core 2 Duo non li dai alle popolazioni povere di non so che parte del mondo? La tecnologia (perchè di questo si tratta) va bene per i computer e l'aria condizionata, ma per l'allevamento e l'agricoltura no?
O dici sul serio?
Mi vuoi dire che la mucca prende il cibo e lo trasforma in me*da?
Credi che da 50 kili di soia ne vengano fuori 25 di carne che ingrassano la bestia e 25 kili di feci?
Esageriamo se ragioniamo cosi'.
Io ti espongo dati veri e constatabili, non strane teorie sulle feci.
Cito http://www.vegfacile.info , che a sua volta cita altre fonti, dato che non lo andate a leggere voi stessi:
E' fanatismo questo? E' ignoranza?In breve, possiamo dire che per ottenere un kg di carne è necessario consumare, mediamente, 15 kg di vegetali (in mangimi animali), che potrebbero invece essere usati per il consumo umano diretto: quel che si fa, quindi, è coltivare cereali, soia, e altre piante, per usarle come mangimi per gli animali, che però sono "fabbriche di proteine alla rovescia", cioè, producono molto meno di quanto incamerano.
E quindi questo enorme spreco di vegetali, di acqua, di combustibile, di terreno (rubato oggigiorno soprattutto alle foreste tropicali), di sostanze chimiche, legate a questa trasformazione inefficiente, causa per forza di cose un impatto ambientale enorme e inasprisce non di poco il problema della fame nel mondo. Se lo stesso terreno fosse usato per produrre vegetali per il consumo diretto umano, si consumerebbero molte meno risorse, e tutti ci e tutti ne trarremmo un gran beneficio.
A me sembra, per l'ennesima volta, scienza unita ad una serie di considerazioni a cuor sereno.
Sottolineo che le proteine vegetali, di soia, seitan e derivati e legumi in genere, hanno lo stesso valore nutritivo di quelle animali.
Chi sostiene il contrario crede ai luoghi comuni.
Gli aminoacidi ramificati sono i medesimi in entrambi i tipi di proteine.
Nella carne sono presenti tutti mentre con leguminose e soia bisognerebbe avere l'accortezza di unire diversi alimenti per completare la catena di proteine.
I vari sportivi vegetariani e vegani che citavo ne sono la prova.
Detto questo, e' ovvio che non sono cosi' stupido da illudermi che anche nella remota quanto impossibile eventualita' che tutto il mondo diventi vegetariano cio' basterebbe a risolvere la fame nel mondo.
Ci sarebbero comunque politica, accordi economici, guerre e problemi geografici di varia natura.
Pero' molti paesi poveri con milioni di individui che muoiono di fame continuano a dare milioni di tonnellate di soia e cereali alle nostre bestie invece che ai loro cittadini.
Cosa centra, scusami, la tecnologia?
Cosa centrerebbe la mia inutile donazione di qualche centinaio di euro?
Io mi ricordo ogni giorno che sono un'animale. Una bestia.Ma poi, scusate, come pensate che l'uomo, dalle origini ai primi del 900 (così evitiamo metri di paragone con il presente attuale) ammazzasse gli animali? Con una carezzina? Alitando loro in faccia e uccidendoli con l'alitosi? E già il fatto che dalle origini si mangiasse carne, vuol dire che l'uomo DEVE mangiare carne. Questa è genetica ragazzi, evoluzione. Io penso sempre che la più grossa lacuna (che definirei errore) del mondo di oggi è dimenticare che l'uomo è un animale e come tale deve comportarsi, ovviamente nei limiti imposti dalla società e dal SuperIo (o altre sovrastrutture mentali). Esiste la selezione naturale, la catena alimentare. Possiamo cercare di addolcirle, ma dobbiamo ammettere che esistono. Non è che fino al 1900 valeva una cosa e poi da un giorno all'altro cambia tutto.
Per questo sono allo stesso livello delle altre bestie. La loro vita vale come la mia.
L'uomo, come abbiamo detto fino ad ora, e' onnivoro.
Questo significa che non e' che debba per forza mangiare carne, ma se vuole puo' farlo.
Da potere ad essere obbligato c'e' una differenza abbastanza marcata, secondo me.
Che evoluzione e' avere la stessa dentatura da milioni di anni?
Noi siamo onnivori da sempre, no? Voi lo ripetete continuamente.
Siamo nati onnivori e possiamo scegliere. E' questa la nostra forza.
Ci fosse solo cibo animale nel mondo potremmo sopravvivere. Ci fosse solo cibo vegetale sopravviveremmo comunque.
Pero' la ragione ci permette di scegliere.
Ho letto varie teorie sull'alimentazione degli uomini primitivi, visto che sempre a quella si fa riferimento quando si vogliono confutare le tesi del vegetarianesimo.
Come gia' ho detto, alcuni sostengono che gli uomini erano nomadi e cacciatori, anche se non avevano modo di conservare la carne e quindi risulta difficile credere che fosse la loro unica fonte di nutrimento.
Altri sostengono che mangiassero solo carne e uova rubate dai nidi.
C'e' poi chi crede che altre popolazioni fossero prevalentemente raccoglitrici e mangiassero bacche, frutta e tutto cio' di commestibile si trovasse in giro.
E poi e' ovvio che, chi non era nomade, viveva anche di agricoltura, cereali e legumi.
Non so dove stia la verita. Probabilmente c'erano semplicemente diversi gruppi e tribu che vivevano in modo differente.
Questo pero' non significa che eravamo tutti cacciatori e predatori.
E questa e' sempre scienza e ragione. Non fanatismo o religione o fandonie faziose da animalista impazzito.
Riguardo al 1900:
- I numeri non erano gli stessi di adesso. La carne era dei nobili e gli animali uccisi probabilmente non raggiungevano neanche 1/4 di quelli odierni. Forse neanche 1/8.
- E' ovvio che le bestie si uccidessero dolorosamente. Io credo, semplicemente, che non ci sia modo di creare carne senza farlo sul dolore delle bestie. Non c'e' modo di uccidere una bestia senza provocarle dolore, come non lo si puo' fare con un uomo.
Le considerazioni che ho fatto sulla relazione tra tumori e cibi di origine animale le ho semplicemente riferite da quanto ho sentito dal seminario dell'oncologo che gia' ti citavo. Non ne ricordo il nome, se vuoi lo cerco, ma mi pare lavorasse all'universita' di torino.Una risposta che ti posso dare è che una volta si moriva di "un brutto male". Oggi questo brutto male viene chiamato tumore. Ecco la differenza. La seconda che ti posso dare è che una volta non c'erano tutti i controlli sanitari che ci sono adesso. Ad esempio, mi sai dire quanti senza tetto muoiono, per dirne una, di tumore? Probabilmente no, perchè non li censisci.
La prima causa di tumore sulla quale si puo' agire e' il fumo.
La seconda i cibi animali.
La terza l'attivita' fisica.
Oltre a queste, ovviamente, rimangono fattori di inquinamento di diverse fonti, prodotti che utilizziamo per altri motivi e che possono essere cancerogeni, poi genetica personale e predisposizione ereditaria.
Non volevo dire che diventando vegetariani non si possono prendere tumori.
Si prendono lo stesso, c'e' solo meno probabilita.
Tutto questo e', ancora una volta, scienza.
Cito la prima cosa che trovo su google cercando "evitare i tumori":
Lo stesso vale per quanto correttamente detto da ninobi:Migliaia di studi in tutto il mondo hanno provato che oltre un terzo dei tumori maligni potrebbero essere prevenuti migliorando l’alimentazione. La raccomandazione principale in tal senso è la seguente: "Consumare prevalentemente cibi di provenienza vegetale, con un’ampia varietà di verdure e frutta, legumi e cereali non industrialmente raffinatiâ€
Leggete qui:Io ho un fratello avventista. La religione avventista, per chi non lo sapesse, impone (o, meglio, consiglia fortemente) un'alimentazione vegetariana e macrobiotica e pratica la medicina naturale...
Mio fratello, un paio d'anni fa, ha avuto un cancro all'intestino, un tumore, quindi, di quasi ovvia natura alimentare. Ha subito diverse operazioni chirurgiche ed è stato stomizzato per un po'. Ora le cose sembrano andare abbastanza bene (spero tanto che sia guarito...).
Il fatto, quindi, di evitare i cibi animali non scongiura il cancro...
http://www.vegfacile.info/salute.html
Per quanto riguarda l'adrenalina:In media, ben un terzo di tutti i tumori sarebbero provocati da quello che mangiamo: eccesso di grassi e di proteine animali e carenza di sostanze protettive (sostanze fitochimiche, fibre, ecc.) contenute nelle piante.
Voleva esser solo un esempio. Non e' certo il fulcro della questione e non ti so dire piu' di quanto gia' non ti abbia detto.Poi quella dell'adrenalina è bella... visto che l'uomo non è l'unico essere al mondo che mangia carne, il discorso sarebbe valido per tutti i carnivori/onnivori, che infatti si sono estinti milioni di anni fa per tumori. Questa è scienza. Non ce l'ho con te e non voglio far polemica con nessuno perchè si è qui per discutere, ma queste affermazioni sono un po' campate in aria...
C'e' chi crede che tale adrenalina condizioni il comportamento umano. Io credo sia esagerato.
Sicuramente pero' non fara' bene alla salute.
Detto questo, non e' certo l'adrenalina a fare venire i tumori. Questo mi pare elementare, sarei un pazzo a dire il contrario.
Da non dimenticare anche tutto il discorso dei farmaci che vengono dati agli animali.
Guardatevi the meatrix. L'ho linkato nello scorso post.
Ormoni, steroidi, antibiotici e schifezze varie che volenti o nolenti vi mangiate assieme alla carne.
Certo.quello che dici e giusto non che sia sbagliato ma la situazione reale e quella ove ogni giorno milioni di bestie vengono uccise piu o meno barbaramente purtroppo e un dato di fatto e non possiamo farci niente chi vuole mangiare carne ha il diritto sacrosanto di farlo, certo sarebbe opportuno che la catena di allevamento e macellazzione fosse strutturata in maniera diversa (ad esempio si lasciano gli animali liberi di pascolare poi quando e giunto il momento si prende si va al pascolo con una pistola ed una scatola di munizioni ad ammazzare quelli animali di cui e giunta l`ora .....) gia questo sarebbe piu umano .
Ho scritto che chiunque e' libero di mangiare cio' che vuole.
Io vorrei semplicemente che si riuscisse a parlare serenamente della realta' dei fatti.
Di questa "catena alimentare" portata avanti dalle aziende, dalla zootecnia, dai macelli e dagli interessi economici.
Evidentemente non e' il caso di questo forum, ma c'e' ancora molta gente al mondo che non sa nulla di cio' che c'e' "prima" della bistecca che hanno nel piatto.
E c'e' una piccola percentuale di questa gente che, se sapesse, smetterebbe di mangiarla, quella bistecca.
Per il resto, come ho gia' detto, dubito che l'industria della carne diventera' mai piu' rispettosa degli animali.
Come ho detto, ai consumatori di carne non interessa, alle aziende neppure, agli stati men che meno, ed inoltre sarebbe tutt'altro che vantaggioso economicamente.
Uccidere gli animali che nascono e vivono liberi, come dici tu, e' quel che io intendo come catena alimentare.
Ma quel che abbiamo ora non ci somiglia per nulla.
E' mercato e basta.
Come ho gia' detto, ormai 50 volte, si vive bene anche da vegetariani o vegani, forse anche meglio che da carnivori.Secondo me l'uomo è onnivoro, e vive in salute se la sua alimentazione è varia, cioè mangiando ora la carne,domani le verdure, dopodomani il pesce,così assimila il giusto apporto proteico e vitaminico da più sostanze.
Non lo dico io, che comunque ritengo essere una delle tante prove viventi della cosa, lo dicono gli scienziati dell'alimentazione.
Non mi piace che mi venga dato del fanatico, anche se posso risultare estremista.Essere o fare il vegetariano a tutti i costi o l'animalista sempre e comunque alla fine diventa solo fanatismo ideologico, tipo quello dei senza se e senza ma, ma come per tutte le cose della vita,dall'economia alla politica ecc...ecc.....è l'equilibrio che bisogna ricercare, la giusta ricetta per stare bene.
Mi pare di essere qui a rapportarmi con tutti voi con il massimo rispetto e la massima serenita' possibile, anche considerato che nessuno nasce vegetariano.
Io espongo dei fatti e delle considerazioni, le stesse che nel mio caso mi hanno portato alla scelta che ho fatto.
Nel caso di molti altri possono semplicemente dare da pensare qualche minuto e poi finire nel dimenticatoio.
E' normale.
Non siamo tutti uguali e non tutti dobbiamo rimanere ugualmente colpiti dalle cose.
Mi piacerebbe solo che si sfatassero i luoghi comuni. Altrimenti la gente non e' libera di scegliere, e' solo libera di vivere come e' comune vivere nella societa' in cui vive.
Come pecore.
Vabbe'.Vorrei rispondere a sberla visto che mi ha tirato in ballo. Aprendo il post non volevo passare da difensore degli animali. Come ho già detto, mi piace la carne, ne adoro il sapore e non ne farei a meno, almeno non volentieri.
Dato che a me piace la carne, è ovvio che un animale deve morire per far si che io possa soddisfare un mio desiderio, e questo è il normale ciclo della vita, "mors tua vita mea" dicevano i latini.
Quello che è inconcepibile, è come questi animali sono costretti a vivere la loro "morte", dalla nascita sino alle sofferenze atroci dell'assassinio.
Pero' tutto questo e' pura fantasia.
Uccidere gli animali selvaggi per sfamare l'intera popolazione mondiale e' assurdo, in termini di numeri, di quantita, di disponibilita' e richiesta di carne, nonche' probabilmente dal punto di vista pratico.
Non si puo' distruggere la zootecnia ed il mercato della carne per trasformarlo in un enorme esercito di cacciatori.
Se non si vuole fare parte della tragica vita e della morte degli animali l'unica soluzione, a mio avviso, e' tirarsene fuori.
Magari in futuro sara' diverso, anche se ne dubito.
Detto questo non voglio darti addosso eh. E' solo la mia opinione, come sempre
I vecchi sono sempre tanto sbrigativi quanto stupidi.io a suo tempo ho provato a spiegare a un nonnetto che esistevano le pistole e che l'animale poteva soffrire... lui mi ha risposto... fai la guerra e poi vediamo se pensi alla bestia o alla fame...
Tirano fuori l'esempio della guerra e tutto il resto perde sempre importanza, secondo loro.
comunque, distaccandomi dalle risposte punto per punto, faccio anche io i complimenti al forum ed ai partecipanti al topic per la maturita' della discussione.
Ho discusso delle stesse cose centinaia di volte, spesso contro voglia, di persona o telematicamente.
Nella maggior parte delle volte il tutto degenera immediatamente in una serie di insulti, di luoghi comuni, di arrampicamenti sugli specchi.
"Le mucche vanno munte senno' stanno male". Come se nessuno sapesse che la mucca e' un mammifero e o la fecondi artificialmente una volta all'anno o il latte non lo fa. Vostra madre fa sempre il latte? Non mi pare. E il vitello che nasce dalla fecondazione? Ci facciamo le scarpe oppure ci facciamo la carne di vitella, lasciandolo alcuni mesi a morire di fame.
"Le galline le uova le fanno comunque, tantovale mangiarle".
Oppure anche: "ma se la mucca te la cresci tu, in casa, poi te lo bevi il latte?".
Come se fosse una cosa normale, allevare mucche in appartamento.
E non mi dilungo oltre, ma certe volte mi faccio delle grasse risate.
Qui, a parte qualche frecciatina che in effetti mi fa abbastanza innervosire, o qualche discorso partito in un punto e sforato nell'assurdo, la discussione e' decisamente matura e rispettosa.
Mi piacerebbe partecipassero un po' di piu' gli altri vegetariani del forum.
Mi sento leggermente in minoranza.
Concludo dicendo che io, personalmente, mi sono sempre informato di piu' sull'alimentazione piuttosto che sulla ricerca medica. Questo perche' sull'alimentazione e sul mercato della carne posso intervenire direttamente con il mio comportamento quotidiano, semplicemente non mangiando cio' che non voglio mangiare.
In campo medico posso fare poco o nulla, a parte pensare di andare in piazza da solo a protestare contro chissa' che, come uno di quei pazzi estremisti fanatici che nominate in continuazione.

